Bologna com’era: dai Caprara alla Prefettura

Il Palazzo Caprara, attribuito a Francesco Morandi il Terribilia, rappresenta un'elegante dimora aristocratica con oltre 200 ambienti. Acquistato da Napoleone nel 1806, fu donato alla Regina Giuseppina di Leuchtenberg nel 1808.

Bologna com’era: dai Caprara alla Prefettura

Il Palazzo Caprara, attribuito a Francesco Morandi il Terribilia, rappresenta un'elegante dimora aristocratica con oltre 200 ambienti. Acquistato da Napoleone nel 1806, fu donato alla Regina Giuseppina di Leuchtenberg nel 1808.

Palazzo Caprara è comunemente attribuito a Francesco Morandi il Terribilia, l’ultimo suo lavoro di architettura (1603). Secondo la volontà del committente, Francesco Caprara, il palazzo risultò di sobria eleganza ma con impronta aristocratica. Il palazzo, con circa 200 ambienti (foto), fu poi abbellito nei decenni successivi con un elegante cortile e un imponente scalone d’onore. Anche numerosi pittori lasciarono la loro impronta a partire da Ludovico Carracci. L’ultimo dei Caprara, Carlo, sostenitore di Napoleone, in precarie condizioni economiche, decise, nel 1806, di vendere il palazzo compresi i dipinti, a Napoleone per lire 800.000 lire. Questi, nel 1808, lo donò a sua volta alla neonata Giuseppina di Leuchtenberg (1807-1876), figlia del Viceré Eugenio Beauharnais, divenuta nel 1823 Regina del Regno di Svezia e Norvegia. (segue)

Marco Poli