
Dopo la morte di Gennaro Fabbri, i figli, pur mettendo il massimo impegno, si trovarono condizionati dalla guerra: prima lo...
Dopo la morte di Gennaro Fabbri, i figli, pur mettendo il massimo impegno, si trovarono condizionati dalla guerra: prima lo zucchero contingentato, poi la fabbrica requisita e costretta a produrre marmellate per le truppe e per la popolazione civile. Nel 1947, l’azienda riprese l’attività: anzitutto l’amarena, poi i liquori e gli sciroppi e dal 1952 la coraggiosa e intelligente novità, i gelati con furgoni-scuola che giravano l’Italia per insegnare la tecnica per fare buoni gelati. Dal 1957 i nipoti di Gennaro compresero che la pubblicità doveva servirsi del nuovo mezzo: la televisione. ’Carosello’ e poi spot diretti da grandi registi. Negli Anni ’60, con la terza generazione, mentre si aprivano nuovi mercati all’estero, vi fu una scelta fondamentale: l’azienda costruì ad Anzola Emilia una grande fabbrica (foto) dove fu trasferita quasi tutta l’attività produttiva. (segue)
Marco Poli