
Per mantenere un esercito di 7000 militari occorreva molto denaro e Napoleone (foto), entrato a Bologna nel giugno 1796, quel denaro lo chiese al Comune di Bologna che rispose di avere la cassa vuota. I francesi, allora, spogliarono il Monte di pietà costringendolo ad una temporanea chiusura e al licenziamento dei suoi 100 dipendenti; il Governo francese decise poi aumenti di tasse e introdusse balzelli di vario genere. Nel successivo mese di dicembre, trascorsi sei mesi dall’ingresso dei francesi a Bologna fu presa una storica decisione: la soppressione dei monasteri con meno di 15 religiosi e la disposizione secondo la quale ogni ordine religioso non poteva avere più di un convento. C’è chi sostiene che queste decisioni discendevano dal forte anticlericalismo dei francesi, chi, invece, vide in essa un’altra tappa nella ricerca di nuove fonti di denaro. (segue)
Marco Poli