MARCO POLI
Cronaca

Bologna com’era: il Risorgimento e il contributo di Livio Zambeccari

Nel 1836, Livio Zambeccari (foto), dopo essere stato incarcerato, lasciò il Sud America e tornò in Italia, a Firenze. Nel...

Nel 1836, Livio Zambeccari (foto), dopo essere stato incarcerato, lasciò il Sud America e tornò in Italia, a Firenze. Nel...

Nel 1836, Livio Zambeccari (foto), dopo essere stato incarcerato, lasciò il Sud America e tornò in Italia, a Firenze. Nel...

Nel 1836, Livio Zambeccari (foto), dopo essere stato incarcerato, lasciò il Sud America e tornò in Italia, a Firenze. Nel 1843 per aver preso parte ai falliti moti rivoluzionari fu condannato a morte; lo ritroviamo nel 1848 a organizzare un corpo di volontari per combattere gli austriaci e ciò gli meritò l’elezione fra i componenti della Costituente Romana, mentre Mazzini gli affidò il comando della piazza di Ancona. Con il ritorno del Governo Pontificio si rifugiò prima in Grecia, poi in Piemonte. Rientrò a Bologna nel 1859 quando gli austriaci e il Legato pontificio lasciarono la città ai sabaudi. Ma i sentimenti patriottici lo portarono a unirsi a Garibaldi nella battaglia del Volturno contro le truppe borboniche. Fu nominato generale, ma dovette abbandonare le operazioni per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. (segue)

Marco Poli