Bologna com’era: la notte dell’arresto del capo dei Gesuiti

Bologna com’era: la notte  dell’arresto del capo dei Gesuiti

Bologna com’era: la notte dell’arresto del capo dei Gesuiti

Circondato il Collegio Santa Lucia (liceo Galvani) in piena notte e con molti soldati, Luigi Rinieri scrisse che "in tre carrozze e un calesse da posta furono trasportati li quattordici giovani professi gesuiti nella villa di Casaralta spettante al Seminario fuori Porta Mascarella. Il padre Rettore Belgrado posto in carrozza insieme col Notaro Criminale fu condotto in casa del Bargello Vescovile, e dopo il pranzo accompagnato fino ai confini dello Stato Bolognese dal Capitano di detti soldati; giuridicamente gli fu dato lo sfratto da tutto lo Stato Pontificio". In realtà padre Belgrado fu rinchiuso per breve tempo nel carcere vescovile, cioè la Torre Prendiparte (foto) o Coronata. Prima della fine di giugno fu chiuso il collegio di Santa Lucia, rimossi i simboli dei Gesuiti e i dipinti che ritraevano santi o altri personaggi della Compagnia di Gesù. (segue)

Marco Poli

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