
Giovan Battista Pullega, operaio al Monte di S. Bartolomeo, addetto alla custodia dei pegni, nel 1610 fu scoperto colpevole di...
Giovan Battista Pullega, operaio al Monte di S. Bartolomeo, addetto alla custodia dei pegni, nel 1610 fu scoperto colpevole di furti di abiti dati in pegno: come addetto al magazzino sceglieva i capi da rubare e li indossava alla fine dell’orario di lavoro. Il danno per il Monte fu notevole ma Pullega riuscì a fuggire.
Ma la più grande truffa (15.000 scudi) ai danni del Monte fu compiuta nel 1711 da Giorgio Bonetti, un orefice che aveva l’incarico di stimatore. D’accordo con alcuni complici Bonetti accettò in pegno del "vil metallo" stimandolo per oro e argento. Bonetti fu arrestato e processato: nella sentenza si può leggere che lo stimatore Giorgio Bonetti aveva "maliziosamente stimate per buone e reali verghe d’oro e d’argento portate a impegnare in gran quantità, che invece erano false". Riconosciuto colpevole, il 7 settembre 1711 fu impiccato in piazza Maggiore.
Marco Poli