
Durante il primo anno di vita (1885) ’il Resto del Carlino’ dovette constatare un bilancio negativo: il primo provvedimento assunto...
Durante il primo anno di vita (1885) ’il Resto del Carlino’ dovette constatare un bilancio negativo: il primo provvedimento assunto fu aumentare il prezzo del giornale. La conseguenza fu un calo di vendite. Il direttore e proprietario Amilcare Zamorani (foto), oltre che provvedere a pareggiare i conti, avviò la ricerca di collaboratori di fama per attirare lettori: anzitutto agganciò uno degli italiani più in vista, Giosuè Carducci, poi convinse un personaggio popolare come Alfredo Testoni e scelse come critico teatrale il padre di Gino Cervi. Aumentò la pubblicità e le relative tariffe e modificò ingrandendolo il formato del giornale. I buoni risultati giunsero in breve tempo e, alla fine del 1886, le vendite raggiunsero quota 12.000 lettori, un numero confortante tenuto conto che Bologna aveva 130.000 abitanti con una percentuale di analfabeti del 35%.
Marco Poli