GIANLUCA SEPE
Cronaca

Festa per la Coppa Italia del Bologna: tifosi a Casteldebole e domenica a San Luca

Rossoblù a Imola: incontro e scambio di maglie tra Kimi Antonelli e i giocatori di Italiano. E i supporter al centro tecnico non mancano: "Che bella sensazione"

Festa per la Coppa Italia del Bologna: tifosi a Casteldebole e domenica a San Luca

Bologna, 17 maggio 2025 – Non saranno stati 30mila come a Roma, ma la febbre rossoblù del tifo non si è ancora sopita. A due giorni dalla vittoria della Coppa Italia, alcuni tifosi si sono ritrovati fuori dai cancelli di Casteldebole per il primo allenamento della squadra dopo il trionfo dell’Olimpico.

Bologna, è qui la festa. Tifosi a Casteldebole e domani a San Luca. Rossoblù in pista al Gp
Scambio di maglie a Imola tra Kimi Antonelli e i giocatori di Italiano. E i supporter al centro tecnico non mancano: "Che bella sensazione".

Maglie, sciarpe, cappellini, tutti volenterosi di esprimere la propria vicinanza a Orso e compagni, ma soprattutto a Vincenzo Italiano. Come testimoniato anche dagli striscioni appesi vicino al cancello di ingresso del Centro Tecnico. In prima fila c’è Mattia da Crevalcore che, insieme alla fidanzata Alice: "Ero a Roma con tutta la mia famiglia, vivere insieme a loro la partita, alzare la Coppa Italia, è stata un’emozione mai provata. Oggi sono qui per far autografare questa maglia celebrativa: il 15 era il compleanno di mio padre, vogliamo fargli questo regalo".

Non vede l’ora di vedere i suoi idoli anche il piccolo Iacopo, accompagnato da mamma Tiziana: "Tifo Bologna da sempre, me l’ha trasmesso mio papà. Non ero a Roma, ma sono qui per raccogliere qualche autografo. A casa ho anche quello di Mihajlovic, grande allenatore e parte importante della storia del Bologna". A proposito di obiettivi importanti, Giuseppe da Calzavecchio, attore per diletto, vestito dalla testa ai piedi di rossoblù, è arrivato a Casteldebole presto per cercare di strappare qualche dedica di Orsolini su una maglia destinata ai bambini dell’Associazione nazionale genitori persone autistiche (Angsa): "Collaboro con loro da molto tempo, vorrei far autografare da Orso questa maglia con i nomi dei bambini, è il loro idolo". Sotiris, Chiara e Davide invece a Roma c’erano, eccome: "Non avevo il biglietto fino a due giorni prima – rivela Davide –, è tutto merito di Chiara. Oltre 350 chilometri all’andata e al ritorno in giornata: lo rifarei altre mille volte, è stato unico". Sotiris non ha dubbi: "L’emozione più grande, non me l’aspettavo. Squadra bellissima, grazie mister e grazie presidente". Poi c’è Stefano, brindisino trapiantato a Bologna. Indossa la maglia dell’Intertoto: "Ero alla Bolognina davanti al mega schermo e infatti non ho più voce". Tante storie per una sola fede, un cuore rossoblù che batte all’impazzata. Gli occhi non sono più lucidi, è giorno: ma la notte dei miracoli non è ancora finita per i bolognesi.

La festa, tra l’altro, è proseguita anche all’Autodromo di Imola, dove alcuni giocatori del Bologna hanno incontrato Kimi Antonelli, baby fenomeno della Formula 1 che già aveva partecipato ai caroselli per le strade di Bologna. Divertente lo scambio di maglie: a Kimi ("Ho fatto il tifo per voi", ha assicurato") è stata regalata la casacca del Bologna firmata da tutti i campioni, mentre il pilota Mercedes ha ricambiato con la maglietta del suo team, fra abbracci, complimenti e foto ricordo.

Non è ancora finita: domani, don Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio della Diocesi di Bologna per la Pastorale dello Sport che mercoledì era a Roma, organizza la salita alla Madonna di San Luca (partenza alle 11 dal Meloncello) per rendere grazia per la vittoria. "Così come si sale al santuario per una supplica (fu il caso della malattia di Sinisa, ndr), lo si fa anche per ringraziare: la città ha vissuto una giornata indimenticabile". Insomma, "noi portiamo alla Madonna una vittoria, ma è il senso della vittoria di una comunità", chiude don Vacchetti.