Bologna, il preside Grillo lascia le Aldini: "Ragazzi miei, vivete"

Cittadella del sapere tecnico in lacrime per l’addio dell’amatissimo dirigente

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Bologna, 6 luglio 2022 - C’erano tutti e 300 perché niente all’Iis Aldini Valeriani è mini. Meno che mai la festona con cui i prof hanno salutato il loro amatissimo preside che l’1 settembre sarà in pensione. Lui, Salvatore Grillo, il festeggiato, commosso indossava la maglietta con un colossale ‘Baci’. Musica a palla, grigliatona e sorrisi: tutti presenti. Ci hanno provato tutti a trattenerlo. Il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi, il delegato alla Scuola della Città metropolitana, Daniele Ruscigno, i prof, i genitori. A ciascuno ha detto: "Mi fermo qui".

Arrivato nel 2009 in via Bassanelli, Grillo è stato accolto da una profonda diffidenza, ma, in tredici anni, ha conquistato tutti. Ha preso le Aldini Valeriani nella fase più nera della loro storia secolare e le ha rilanciate come nessuno mai. Con Grillo, le Aldini Valeriani sono diventate maxi: 2.800 studenti, 347 prof, oltre 100 ata e una media di 500 iscritti che ogni anno bussano a questa cittadella del sapere. Ironico, battagliero, grande organizzatore e formidabile mediatore, Grillo ha stretto i bulloni di un motore che girava a vuoto, avendo ben chiaro l’obiettivo: in via Bassanelli i suoi ragazzi devono trovare tutto quello che è necessario per la loro crescita personale e la conquista del successo formativo.

"Le ore che passano a scuola devono essere sufficienti. Non si può, una volta terminate le lezioni, stare sui libri ancora 12 ore. Devono poter vivere", spiegava. Per costruire questo campus da 34mila metri quadri, Grillo ha sfoderato la sua grande dote: essere coinvolgente. Così ha dato briglia sciolta ai prof, lasciandoli ‘sfogare’. Se l’idea riceveva il suo ok, il docente ha tutta l’autonomia possibile nel realizzarla, ben consapevole che se c’è bisogno di qualcosa, lui è lì. Sempre. Ecco allora Look up Radio; il bistrot; il cantiere Lab; la sala musica; i mille sportelli; il centro di formazione nella rianimazione cardio-polmonare; il teatro; il biliardo per insegnare la fisica e la geometria; la realtà virtuale. Non basta la Treccani per illustrare la ricchezza didattica, formativa e pedagogica che ha riversato su via Bassanelli, spalancandole al territorio. Un esempio: la biblioteca aperta a tutti.

Per Ruscigno, "Grillo è la sintesi tra capacità professionale ed esperienza nel risolvere problemi tracciando le strade dell’innovazione didattica, passione nello svolgere il proprio compito, qualità personali in grado di far esprimere al massimo tutte le complesse componenti di una scuola".

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