Bologna, la statua di San Petronio è tornata a casa

Da sotto le Due Torri, l’opera è stata trasportata nell’omonima basilica: lì sarà possibile assistere al restauro

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BOLOGNA, 29 maggio 2022 - Il cardinale Matteo Zuppi conta fino a tre e il sindaco Matteo Lepore dà il via al trasporto. Così ieri mattina la statua di San Petronio è stata rimossa da Piazza Ravegnana, dove era situata ai piedi delle Due Torri, per essere collocata nella basilica dedicata al patrono, per la precisione nella cappella di San Rocco. Probabilmente è un caso che la massima carica religiosa e il primo cittadino abbiano insieme dato il via a questo piccolo viaggio, ma in questo modo la tradizione e la storia sono state ampiamente rispettata. Da vescovo di Bologna, Petronio – negli anni che vanno dal 431 al 450 – si batté molto per la sicurezza della città e ottenne dall’allora imperatore Teodosio II una sorta di immunità totale: dall’ampliamento del circuito murario, alla garanzia della perpetua autonomia civica, passando per la protezione imperiale contro ogni forma di tirannia straniera e per la concessione del primo studium, da cui 600 anni dopo prese vita l’università. Un santo che si è occupato del bene comune di tutti i bolognesi e per questo ne divenne il protettore attorno al 1250. È una giornata di festa, per cui le cose che mancano si notano meno, a partire dalla copia che doveva essere situata al posto di quella rimossa. Vi è stato un qualche ritardo nei lavori, ma la riproduzione sarà fedelissima, grazie ad una scansione laser in 3D che garantisce la precisione nei dettagli. "Vorrà dire che metteremo una immagine dell’arcivescovo Zuppi – scherza il sindaco Lepore –, per ricordare questo giorno importante e la sua elezione a presidente della Cei, che ci riempie di orgoglio". Nel frattempo sarà possibile assistere ai lavori di restauro che saranno effettuati nella basilica: anche questo aspetto è una novità. Le intemperie, lo smog e il guano dei piccioni, nel tempo, hanno creato qualche danno ad una statua che venne realizzata nel 1638 dallo sculture Gabriele Brunelli per l’arte dei Drappieri. Subito fu posizionata in piazza Ravegnana e poi venne spostata nella basilica di San Petronio nel 1871. I motivi di questo trasloco furono sia politiche che pratici. Nel 1860, con un referendum, i bolognesi scelsero di far parte del Regno di Sardegna e come è noto la corona dei Savoia puntava a nascondere tutti i simboli religiosi. Poi vi erano anche dei problemi di traffico, con la statua che creava un certo ingombro al passaggio delle merci. Il 4 ottobre 2001, in occasione della festa patronale, il sindaco di allora Giorgio Guazzaloca insieme al cardinale Giacomo Biffi la riportarono nella collocazione originaria. "Ricordo ancora quella giornata – racconta l’ex ministro all’ambiente e assessore al Bilancio della giunta Guazzaloca, Gianluca Galletti – una via Ugo Bassi strapiena di gente. Una vera festa della città perché San Petronio è nell’anima dei bolognesi". Per la rimozione ci sono volute 12 ore, circa il doppio rispetto al previsto, per sollevare e spostare i circa 2.500 chili della statua dal suo piedistallo alla cappella di San Rocco.

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