Bologna, 11 ottobre 2023 – La Città metropolitana di Bologna si è costituita parte civile nel processo Mondo Convenienza, che vede imputate cinque persone, tra cui la presidente del Cda di Mondo Convenienza Holding Spa,
Mara Cozzolino, per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Un presunto “caporalato” che si sarebbe verificato nel magazzino di Calderara di Reno, a Bologna.
"Respingendo tutte le eccezioni formulate dalle difese degli imputati - ha spiegato in una nota il capo di gabinetto del sindaco metropolitano e delegato al Lavoro, Sergio Lo Giudice -, il gup Grazia Nart ha sancito un principio semplice e, insieme, di grande valore sociale: Bologna è danneggiata dal grave reato di sfruttamento dei lavoratori contestato agli imputati e, come tale, ha diritto a partecipare in qualità di parte civile al processo penale che dovrà accertare se quelle gravissime condotte sono state realizzate”.
La Città metropolitana è rappresentata dall'avvocato Salvatore Tesoriero, così come il Comune di Calderara di Reno, a sua volta parte civile. Così come la Cgil di Bologna, costituitasi anche a nome delle due categorie direttamente coinvolte, Filt e Filcams.
"Dopo aver condiviso le lotte sindacali con i lavoratori per la rivendicazione dei propri diritti e attivato le procedure in sede civile per di recupero dei crediti - spiega il sindacato - la Cgil si è anche costituita parte civile nel processo penale che ha preso avvio dalle querele degli stessi lavoratori che denunciavano le gravi condizioni nelle quali erano costretti a prestare la loro opera”.
A giudizio della Cgil bolognese, "questo procedimento ha il grande pregio di non essersi fermato a chiedere un accertamento di responsabilità per i soli rappresentanti legali delle società dove formalmente erano impiegati questi lavoratori, ma ha coinvolto i vertici della Holding». Quindi, “la Cgil e le sue categorie continueranno a stare al fianco di questi lavoratori in tutte le fasi del processo”.
Ieri mattina la Procura, con il pm Gabriella Tavano, ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per i cinque imputati, e subito dopo i legali di parte civile hanno formulato le loro conclusioni. La decisione del gup è attesa il prossimo 24 ottobre.