Una bandiera per ricucire uno strappo. Il messaggio di pace che mette d’accordo sia la Comunità ebraica sia quella islamica, arriva dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. Dopo le tante polemiche per aver esposto il vessillo palestinese sul balcone di Palazzo d’Accursio nel maggio scorso, alla notizia del cessate il fuoco in Medio Oriente, il sindaco ha affisso anche quella israeliana. Un impegno, in verità, che Lepore, non nuovo a posizioni politiche nette che a volte provocano dibattito, si era preso mesi fa dopo le critiche della Comunità ebraica, a seguito delle quali aveva cercato il disgelo esponendo accanto al vessillo della Palestina, la bandiera della Pace. Un gesto per rasserenare il clima, ma che non era bastato a Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica bolognese, che anche in occasione della recente marcia della pace in città (a cui non ha partecipato, ndr), aveva definito l’esposizione del vessillo palestinese sulla facciata del Comune "divisiva". Una distanza – quella tra Lepore e De Paz – resa evidente anche in altre occasioni, ma ieri è stato lo stesso presidente della Comunità ebraica a promuovere la scelta del sindaco: "Un gesto distensivo, di cui avevamo bisogno". E non è un caso che la decisione del primo cittadino sia stata concordata sia con De Paz sia con Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii e coordinatore della comunità islamica bolognese. Morale: non è stata tolta la bandiera palestinese, ma è stata aggiunta al suo fianco anche quella israeliana, com’era stato richiesto anche dalla Comunità ebraica.
Una posizione accolta alla fine anche dall’amministrazione in seguito all’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. "Quando abbiamo esposto la bandiera della Palestina mi ero preso l’impegno che qualora il governo israeliano avesse fermato le azioni militari e riaperto il fronte del dialogo, accanto avremmo esposto anche quella israeliana e così abbiamo fatto", spiega Lepore. Il sindaco era finito nel bersaglio delle polemiche dopo aver esposto il vessillo della Palestina, poi rinfocolate a seguito dei fatti di sabato scorso, con la manifestazione a Bologna per Ramy degenerata in danneggiamenti anche nella zona della Sinagoga.
Plaude al tris di bandiere anche Lafram perché è un "richiamo al dialogo". Ciò detto, in merito al vessillo palestinese esposto in questi mesi, tiene il punto: "Un sindaco ha la responsabilità di esprimere solidarietà alle giuste cause". Plauso bipartisan alla scelta del sindaco. Pier Ferdinando Casini parla di "gesto simbolico che sia di auspicio a tutti", ricordando che "due popoli e due Stati è la vocazione tradizionale della politica estera italiana". Emanuele Fiano (Sinistra per Israele) plaude "a questa decisione che dà rappresentazione all’unica soluzione per una pace duratura", mentre il centrodestra festeggia la decisione del Comune, ma attacca Lepore. FdI parla di "dietrofront", la Lega di "mea culpa".