
Il sindaco Matteo Lepore
Moroni
La classifica 2024 del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita riflette un anno pieno di sorprese. A cominciare dal piazzamento di Bologna che resta in testa alle altre Città metropolitane, ma perde 7 posizioni, scende dal podio e arriva al 9° posto su 107 province (nel 2022 era prima). Una sorpresa non solo per il dato assoluto, ma per uno dei due indicatori che migliora: Giustizia e sicurezza (con Ambiente e servizi). Soddisfatto il sindaco Matteo Lepore: "Le impressioni sono positive perché siamo la prima delle grandi città. E quella che meglio sta affrontando le sfide urbane". In disaccordo le opposizioni: "Lepore, nonostante l’evidenza, si dice soddisfatto. Non capiamo quali siano le motivazioni per essere orgogliosi di questo tonfo". "Essere nella top 10 delle migliori città potrà anche essere consolante, ma non prendere atto delle posizioni perse è da miopi", aggiungono da Forza Italia, mentre per il leghista Giulio Venturi il report "è una bocciatura senza appello". Per l’altro leghista Matteo Di Benedetto i risultati "sono frutto di scelte ideologiche".
RICCHEZZA E CONSUMI
Diciottesima posizione e tonfo di 15 gradini (era terza). E salta all’occhio l’indicatore sul canone medio di locazione, che mette Bologna e la giungla degli affitti al 91° posto: un miglioramento di 6 posizioni c’è stato, così come degli euro spesi ogni mese per appartamenti nuovi di 100 metri quadrati in zona semicentrale (880 contro una media italiana di 470 e un calo del 28,5%). Sale, invece, il prezzo medio di vendita in euro al metro quadro (3.950 contro una media di 1.989, +5,3%). Bologna è 99esima quando si parla di mensilità di stipendio per comprare casa e quinta per retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (26.609 euro). Inflazione: 84° posto per l’indice generale e 27° per alimenti e bevande.
AFFARI E LAVORO
Si scende dal podio di un gradino: 4° posto. Fari all’occhiello sono la percentuale di laureati (2° posto con il 45,2%) e il tasso di occupazione (78,40% tra 20 e 64 anni). La città è 21esima per tasso di infortuni mortali e con inabilità permanente sul lavoro: 8,10 ogni 10.000 occupati. Per le presenze turistiche è 32esima (1.422 visitatori per chilometro quadrato). Per le nuove iscrizioni di imprese 11° posto con 6 nuove realtà ogni 100 registrate e per le cessazioni 89° con 5,50 aziende ogni 100.
GIUSTIZIA E SICUREZZA
La categoria migliora e Bologna passa dal 101esimo gradino del ranking al 95esimo. La città è la sesta peggiore in Italia per indice di criminalità (era quarta nel 2023), secondo il report ad hoc pubblicato ogni anno a settembre: qui spiccano le violenze sessuali, dove Bologna è ancora seconda (105° posto su 107). E ancora: furti con destrezza (101°), rapine (101°), reati legati a sostanze stupefacenti (90°), truffe e frodi informatiche (93°) e omicidi volontari (66°). Per il capitolo giustizia, Bologna è 38esima per durata dei procedimenti civili e quint’ultima (103esima) per indice di rotazione delle cause.
DEMOGRAFIA E SOCIETÀ
Il crollo più evidente: dal primo posto della graduatoria al 21esimo. Città 97esima per età media al parto (33,10 anni), 50esima per quoziente di mortalità (11,60 per 10mila abitanti), 26esima per mortalità evitabile (tra 0 e 74 anni), 65esima per tasso di fecondità, 51esima per consumo medio di farmaci (21,40 pillole a persona), 15esima per abbandono scolastico, 23esima per speranza di vita alla nascita (83,9 anni), 41esima per immigrati residenti regolari (12,23% sulla popolazione totale).
AMBIENTE E SERVIZI
È l’unica altra categoria in cui Bologna migliora, ma solo di un gradino (7° posto). È 75esima per concentrazione media di Pm10 e 29esima per piste ciclabili (16,2 metri ogni 100 abitanti), quinta per tasso di motorizzazione (54 auto ogni 100 residenti). Capitolo dissesto idrogeologico: 88esima posizione per rischio alluvioni (9,5% della popolazione in aree a pericolosità idraulica elevata) e 41esima per rischio frane (1,5%). Ed è 30esima per raccolta differenziata e 39esima per illuminazione pubblica sostenibile.
CULTURA E TEMPO LIBERO
Anche qui, valori al ribasso: Bologna perde 4 posizioni, esce dalla top 10 e diventa 13esima. Sette le librerie ogni 100mila abitanti (-4,3%), 2,8 i bar, con la città all’82esimo posto aggiungendo anche cinema e ristoranti a quest’ultimo dato. Meglio la partecipazione elettorale (9° posto), ma è 26esima per offerta culturale e 38esima per spesa dei Comuni sulla cultura (13,10 euro a persona). Non da ultimo, 13° posto per indice di lettura (17,30 copie ogni 100 residenti) e 8° per quello sulla sportività.