
Bologna, 9 ottobre 2023 – Non appena da Israele sono arrivate le notizie dell’attacco a tappeto di Hamas contro la comunità ebraica, ecco che in città la Prefettura, su impulso del Ministero dell’Interno e di concerto con le forze dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza e pure esercito di Strade sicure), ha messo in campo un dispositivo di sicurezza mirato a intensificare la vigilanza sui potenziali obiettivi sensibili legati alla cultura ebraica in città. Le sinagoghe, naturalmente, e il Memoriale della Shoah in via Matteotti; ma anche altri luoghi, come alcuni esercizi commerciali ritenuti “esposti” al rischio di attentati o aggressioni.
Questa mattina, poi, si è tenuto sempre in Prefettura un incontro con le forze di polizia e i rappresentanti della comunità ebraica a Bologna, cui è stato dato conto delle misure già messe in campo e si è discusso di una sua implementazione, mirata ad ulteriori luoghi sensibili segnalati dai rappresentanti stessi della comunità.
Non solo: è già stato fissato per mercoledì un tavolo mirato per studiare i dettagli e affinare ancor più il dispositivo di sicurezza, rendendolo il più efficace possibile per prevenire eventuali (anche se attualmente non ritenuti probabili) attacchi.
Lepore: “Solidarietà al popolo israeliano”
“Su quanto sta accadendo in Israele è intervenuto anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: “Voglio esprimere a nome della città profonda solidarietà al popolo israeliano e la ferma condanna per gli attacchi terroristici mossi da Hamas, che hanno colpito soprattutto civili. Seguiamo con grande apprensione l’escalation di violenze e ritorsioni che stanno infiammando ancora una volta questa terra. Come città, come istituzioni, dobbiamo mobilitarci affinché queste morti non chiamino altre morti, che non paghino altri civili sia in Israele che nella striscia di Gaza, per questo chiediamo alla comunità internazionale e all’Unione Europea di assumere un’iniziativa diplomatica straordinaria e tempestiva, per evitare che si spezzi ogni filo di dialogo e ogni speranza di pace”.
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