GIOVANNI POGGI
Cronaca

Bologna, è qui la festa. Ora i tifosi vivono un sogno: “Possiamo vincere la Coppa”

Caroselli delle auto e tifosi straripanti di felicità per le strade cittadine, questo gruppo ha fatto l’impresa. Allo stadio fuochi artificiali e canzoni di Dalla, tanti i genitori con i figli: “Una gioia da condividere insieme”

Bologna, è qui la festa. Ora i tifosi vivono un sogno: “Possiamo vincere la Coppa”

Bologna, 25 aprile 2025 – “Ancora un passo da fare, ma grazie ragazzi, perché ogni volta ci fate sognare”. Due striscioni, uno sopra l’altro, a firma della curva, che ben oltre i tre fischi di Marcenaro spalanca le braccia alla squadra, chiudendo dolcemente – ma soltanto in modo virtuale – una notte che la città si porterà dietro ancora per tanto, tantissimo tempo. Il solito Dall’Ara spumeggiante per l’ormai solito Bologna versione casalinga, che tanto piace e che tanto fa sognare, a coccolare una serata che i tifosi aspettavano da cinquantuno lunghissimi anni. E ne saranno passati ben 18.618 di giorni, quando il prossimo 14 maggio i rossoblù saranno di scena sempre lì, all’Olimpico di Roma, per riprovarci. Dal fu Palermo, sconfitto ai calci di rigore da Bulgarelli, Pecci e Pesaola in panchina, al Milan che verrà di Conceição, affamato di all-in dopo essersi già portato a casa pochi mesi fa la Supercoppa.

I tifosi del Bologna durante la semifinale di Coppa Italia vinta contro l'Empoli (FotoSchicchi)
I tifosi del Bologna durante la semifinale di Coppa Italia vinta contro l'Empoli (FotoSchicchi)

Avrebbe invece sognato l’Inter in finale Gabriele, rievocando uno spareggio tanto caro a lui e a tantissimi altri: “Mi sarebbe piaciuto riaffrontarli, come nel ’64 – dice, mentre gli occhi cominciano a luccicare, viaggiando nei ricordi –. Avevo 12 anni, ma a Roma non andai, la recuperai qualche tempo dopo in televisione. Questa volta invece sarò là, assieme a mio figlio. Era dallo Scudetto che non vedevo un Bologna così bello”.

Papà e figlio, per un amore tramandato e che nella capitale diventerà ancora più denso e unico, come quello di Simone e Lorenzo, abbonati insieme da tempo e pronti a viaggiare verso la capitale. Anche loro avrebbero preferito i nerazzurri invece che il Milan da sfidare nell’ultimo atto, contro un undici che però di paura non ne ha.

“Con l’Inter avremmo avuto qualche chance in più, essendo più stanca visti i tanti impegni, però siamo fiduciosi al massimo. Abbiamo già pianificato tutto, dopo la partita ci fermeremo là a dormire – un commento carico di speranza, lo stesso di Lorenzo –. Anch’io avrei preferito giocare contro i nerazzurri, anche perché il Milan si giocherà tutto contro di noi. Sarà la trasferta più bella, indipendentemente come andrà, accanto al mio papà”.

“Tutti a Roma, urla il Dall’Ara, mentre l’Empoli crolla sotto i colpi di Fabbian e Dallinga, e chissà che nella capitale non riescano a fare un salto volante anche il poker rossoblù: i papà Daniele e Alessandro, assieme ai piccoli Aaron e Riccardo.

“Dopo stasera (ieri, ndr), ci stiamo pensando seriamente, con una squadra del genere sarebbe un peccato non riuscire ad andare: vedremo – dicono in coro i ‘grandi’, mentre per i più piccoli c’è spazio solo per gli idoli – Orso e Ndoye sono i nostri preferiti”.

Lo stadio Dall'Ara in una storica notte (FotoSchicchi)
Lo stadio Dall'Ara in una storica notte (FotoSchicchi)

La seguirà da lontano invece Luca, da sempre rossoblù: per lui sarà Orsolini a decidere la finale. “È il ‘cinno’di Bologna, se la meriterebbe di farcela vincere lui questa coppa”. La prenderà dalla larga invece Matteo, che da Castelfranco rotolerà con gioia verso l’Olimpico, col cuore a mille.

“Ho già tutto pronto per accaparrarmi il biglietto – racconta –. Mi va bene anche affrontare il Milan, con loro ce la giocheremo alla pari. Sarà Odgaard l’uomo della finale”.

E poi c’è Diego, che per la capitale si era organizzato da tempo, con biglietto e pernottamento. “Già prima di Empoli avevamo prenotato tutto: male che vada saremmo andati a vedere gli Internazionali di tennis… ci volevamo essere e ci saremo. Qualificazione in Champions o Coppa Italia? Metto la firma sul trofeo”.

Bologna, è qui la festa. Ora i tifosi vivono un sogno: “Possiamo vincere la Coppa”