Bologna in tv: modello di sostenibilità a Linea Verde Life

Marcello Masi e Daniela Ferolla hanno girovagato per il centro e sono andati alla scoperta di esperienze 'green' anche in provincia: ecco dove

La città di Bologna (FotoSchicchi)

La città di Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 28 novembre 2020 – Bologna resta “La Rossa”, anche perché il colore dei coppi e delle case non si può certo cambiare, ma al tono vermiglio si aggiungono, ora, sfumature verdi. E la politica, questa volta, non c'entra, perché il verde di cui parliamo è quello dell'ambiente e della natura, come raccontato oggi, all'ora di pranzo, dalla puntata tutta bolognese di 'Linea Verde Life'.

Il programma settimanale di Rai Uno, condotto a quattro mani da Marcello Masi e Daniela Ferolla, infatti, ha girovagato per il centro storico e la provincia alla ricerca di esempi virtuosi di sostenibilità nei campi più disparati, dall'industria all'agricoltura e all'artigianato, terminando in bellezza con qualche gustosa ricetta nostrana.

L'inizio del viaggio, accompagnato, in sottofondo, da una colonna sonora a base di Lucio Dalla, Lùnapop e Samuele Bersani, è stato ai Giardini Margherita, in quelle Serre dei Giardini dove una brigata di giovani ha dato vita a un progetto basato sulle coltivazioni acquaponiche e dove, accanto agli acquari traboccanti di pesci rossi e carpe khoi, si può studiare e chiacchierare in una piccola oasi urbana.

Seconda tappa, in quel di Anzola dell'Emilia, la prestigiosa Università del Gelato ideata da Carpigiani, alla quale i gelatieri di tutto il mondo si rivolgono, oggi rigorosamente in forma digitale, per formare la loro professionalità e dove Marcello Masi, per l'occasione, ha potuto gustare un insolito gelato di recupero, a base di pane.

Poi, prima di un approfondimento storico riservato alla Bologna delle acque e dei canali, Daniela Ferolla è tornata ai Giardini per incontrare l'artigiano Paolo Brunello e fare un giro sulla sua rivoluzionaria bicicletta, assemblata a partire da scarti della lavorazione del legno, mentre a Il Mercatino, in via Monterumici, c'è stato il tempo per immergersi nel mondo del collezionismo e dell'usato, con un occhio, anche qui, al contenimento dei consumi.

Una vera e propria chicca ecologica, invece, è l'oasi veterinaria da Paolo Abbati, professionista del settore, a due passi da Crevalcore, dove, negli ultimi 30 anni, il dottore si è impegnato a far crescere un bosco in quello che prima era un fondo agricolo, per ospitare, tra gli altri, poiane, ricci, pipistrelli e nutrie.

Ultimi appuntamenti prima delle delizie della tavola, infine, quelli con la piacevole palestra all'aperto con vista su San Luca e con il primo Data Center interamente green aperto in Europa, a Castel San Pietro, dove c'è stato modo di riflettere sull'inquinamento generato dal traffico postale digitale.

La meritata chiusura, però, considerato anche l'orario di messa in onda della trasmissione, se la sono presa le ricette tradizionali, dalla cotoletta alla bolognese al tris formato da tortellini, tagliatelle e friggione, passando per la mortadella e il salame rosa e per i dolci di Natale, come il certosino e la pinza.  

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