Bologna Welcome, il dopo-Trombetti La richiesta dei soci al Comune "Il suo successore sia all’altezza"

Ravaglia (Confcooperative): "Ha svolto un lavoro eccezionale, quel lascito sia il perno per il futuro". Postacchini: "Giovanni esce a testa alta". Cna e Confartigianato: "Si garantisca la centralità dei privati"

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di Paolo Rosato

"Trombetti ne esce a testa alta. E’ stato coerente, chiaro e professionale e ovviamente dispiace per le sue dimissioni". E’ già iniziato il nuovo decennio di Bologna Welcome, la società che da tempo gestisce la destinazione turistica delle Due Torri e che nel 2023 diventerà una Fondazione, per effetto di una trasformazione chiesta e quasi ottenuta (ormai siamo ai dettagli) dal sindaco Matteo Lepore. Hanno fatto rumore però le dimissioni di Giovanni Trombetti, owner dei Savoia Hotels e fino a ieri presidente della società. Il motivo l’ha spiegato lui. "Il mio mandato non è mettere in liquidazione le società. Nella mia vita professionale sono abituato ad aprire società, non a chiuderle". Il giudizio di Ascom è ottimo sul suo operato: il presidente Postacchini, che in BW rappresenta anche l’Aeroporto: "Ha lavorato davvero bene, ora si apre una fase pre-liquidatoria che è più tecnica che politica. La nuova governance illustrata dal sindaco Lepore dà delle garanzie". Per il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli, "Trombetti da presidente di Bologna Welcome ha vinto lo scudetto della promozione turistica a Bologna e in Italia, i risultati sono eloquenti, come l’ottimo bilancio con cui si chiuderà il 2022 – spiega –. Ora però, con il passaggio alla Fondazione, è importante che non si facciano passi indietro nella collaborazione pubblico–privato. Sarà fondamentale capire, nello statuto e nella scelta delle persone, se si vorrà incorraggiare quella collaborazione".

La fase di transizione dovrebbe passare anche dalla prossima giunta in Camera di Commercio, la riunione è fissata al 7 dicembre. La fase di transizione potrebbe essere guidata da Giada Grandi (segretario generale) o dai dirigenti (anche in tandem) Franco Baraldi e Giuseppe Iannaccone. Dell’addio di Trombetti sono dispiaciuti anche i soci, Daniele Ravaglia (Confcooperative): "Sono amareggiato per le dimissioni di Trombetti, di cui voglio sottolineare l’eccezionalità del lavoro svolto. Si tratta di risultati che devono rimanere in dote alla città e al suo tessuto economico e imprenditoriale. Voglio sperare che a prendere l’eredità sarà un manager altrettanto capace, e nella futura Fondazione sia garantita la centralità dei privati". Antonio Bruzzone, direttore generale della Fiera. "A noi non interessa l’assetto societario, ok l’evoluzione, basta che i risultati vadano sempre a migliorare". Massimo Zucchini (Confesercenti): "Trombetti ha lavorato bene, ora venga garantita quella prospettiva di crescita già delineata da Lepore, con l’arrivo di più risorse". Claudio Pazzaglia (Cna): "Cambiando i fattori, il risultato non muti. Ma siamo fiduciosi sulla continuità". Infine Giuseppe Cremonesi (Confartigianato): "La decisione di Trombetti va rispettata, ora sia garantita quella sussidiarietà pubblico-privato che ha dato ottimi risultati".

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