
La polizia prosegue con i servizi ad alto impatto in Bolognina, tesi a rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione allo spaccio
Prosegue l’attività ad alto impatto della Questura in Bolognina, con attività mirate in particolare al contrasto della droga. In questi ultimi giorni, gli operatori impegnati nei servizi, appartenenti a diversi reparti della polizia, hanno arrestato tre persone per spaccio, identificandone, in totale nel corso dell’attività, 145.
Nel dettaglio, gli agenti delle Volanti hanno fermato un trentasettenne marocchino: l’uomo era alla guida ed è stato notato perché aveva effettuato alcune manovre pericolose. In evidente stato confusionale, ha attirato l’attenzione anche perché emanava un forte odore di hashish: così si è deciso di controllarlo in maniera più approfondita. Nella sua abitazione, in zona di via Ferrarese, i poliziotti hanno trovato un chilo e 700 grammi di hashish, 4.870 euro e un bilancino di precisione. E sono scattate le manette.
Gli agenti della IV sezione della Squadra mobile, al parco dell’Arboreto, hanno poi arrestato un marocchino di 26 anni osservato mentre, alla presenza dei bimbi che frequentano i centri estivi, stava spacciando. Bloccato, aveva con sé due dosi di coca, per 2 grammi, due cellulari e 600 euro, probabile provento di spaccio. Dopo la direttissima nei suoi confronti è stato disposto il divieto di dimora in città.
Ancora, la sezione Narcotici della Mobile ha arrestato, in via Nicolò Dall’Arca, un trentaseienne nigeriano. Anche lui, carico di precedenti, è stato visto spacciare in strada: quando i poliziotti si sono avvicinati per controllarlo, lui ha iniziato a scalciare, tentando di scappare, e poi ha anche provato a ingoiare le tre dosi di coca che aveva con sé. Perquisito, è stato trovato in possesso anche di 300 euro. Ed è stato arrestato. Anche nei suoi confronti, in direttissima, è stato disposto il divieto di dimora a Bologna.
Infine, nel corso dei controlli sono stati identificati tre marocchini irregolari, segnalati all’Ufficio immigrazione ai fini dell’espulsione. Altri due stranieri irregolari, un senegalese e un nigeriano, sono invece stati accompagnati nel centro per il rimpatrio di Gradisca.
n. t.