Bonaccini corre, via ai comitati Ma per ora Lepore non si schiera

Il sindaco in mezzo al derby emiliano tra il governatore e Schlein attende la fine della costituente Pd. E, intanto, i suoi potrebbero dividersi: Mumolo, Ara e Lo Giudice con Elly, Rizzo Nervo con Stefano

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di Rosalba Carbutti

Grande è la confusione sotto (e sopra) il cielo Pd, ma c’è una certezza in vista del Congresso: Stefano Bonaccini si candida. Oggi, nella sua Campogalliano (Modena), nel circolo dove iniziò l’impegno politico, di fianco alla casa dov’è nato, farà il passo avanti tanto atteso. Non a caso, la truppa dem che lo appoggia, già è pronta a inaugurare i comitati per il governatore emiliano-romagnolo in ogni comune e in ogni quartiere del bolognese. Altra (quasi) certezza, alla luce dell’assemblea Pd di ieri, la data delle primarie: il 19 febbraio (salvo cambiamenti a seguito delle date delle regionali di Lazio e Lombardia). Terza (quasi) certezza: a breve scioglierà la riserva anche Elly Schlein.

Da qui, se derby emiliano sarà, un’incognita: con chi si schiererà Matteo Lepore? Per ora il sindaco parla di "partito che dev’essere radicale", ripete che "non bastano le primarie" e non smette di picconare l’autonomia differenziata che piace a Bonaccini. Morale? Con chi si schiera? Finora pare vicino a Dario Nardella, il sindaco di Firenze, titubante se correre o no. Che tra i due primi cittadini ci sia feeling si sa, e Lepore domenica 27 parteciperà all’assemblea organizzata dal collega con una rete di amministratori. Del resto, se Nardella corresse, sarebbe una terza via utile per Lepore per dribblare la scelta tra Stefano-Elly. Ma, se i rumors saranno confermati, Nardella potrebbe, alla fine, appoggiare il governatore. E, a quel punto, che farà Lepore? Al momento l’ipotesi più probabile è che il sindaco eviti di schierarsi. Almeno fino alla fine della costituente del partito. Obiettivo, per ora: svolgere un ruolo di stimolo sulle idee. Ricetta che pare seguire la segretaria dem bolognese, Federica Mazzoni. Che già commenta (diplomatica) la discesa in campo di Bonaccini: "Bella notizia. Dimostra che il nostro territorio ha tanto da dare". E se dai Palazzi della politica, gira il calembour "NardElly" in riferimento a Lepore, non si esclude nulla. Tant’è che il ’mondo’ vicino al sindaco è dinamico. E, quindi, se i ’leporiani’ (vedi ReteDem), da Antonio Mumolo a Sergio Lo Giudice saranno con Schlein, l’assessore alla Sanità (area Orfini) Luca Rizzo Nervo, sarebbe pronto a sostenere il ’Pres’. Vicino a Elly il consigliere regionale Stefano Caliandro, che invoca "la necessità di una ri-costituente del partito". Ma c’è chi dice, sottocoperta, che anche per lui nulla è deciso. Certamente pro Schlein è la Sardina Mattia Santori, come anche l’assessore Daniele Ara, mentre Enrico Di Stasi, segretario cittadino del Pd, vicinissimo al sindaco, pare non abbia le idee così chiare. Non ci sono dubbi, invece, sulla ’squadra’ di Bonaccini. Il deputato Andrea De Maria, l’ex parlamentare Gianluca Benamati, il segretario regionale Luigi Tosiani e l’europarlamentare Elisabetta Gualmini, ma anche i ’ribelli’ di Rigenerazione Davide Di Noi e il vice segretario del Pd bolognese Matteo Meogrossi. Quasi sicuramente la sindaca ex Iv Isabella Conti e pure l’ex sottosegretaria Francesca Puglisi. Nonostante aderisca ad AreaDem, la corrente di Dario Franceschini che appoggerebbe Schlein, lei si schiera con Bonaccini: "Può allargare la coalizione". Base Riformista invece per ora resta alla finestra

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