Boom di truffe agli anziani Dieci colpi in meno di un mese

L’appello della polizia: "Chiamate sempre il 113 di fronte a visite sospette o telefonate strane". Il nuovo raggiro legato al Superbonus edilizio: attenzione ai sedicenti operai dei cantieri.

Finti operatori delle forze dell’ordine; sedicenti avvocati o impiegati del Comune; falsi accertatori delle utenze; operai impostori. I truffatori ne sanno sempre una più del diavolo e nell’ultimo mese sono tornati ad agire in città con frequenza quasi quotidiana. Una decina i colpi (consumati o tentati) ai danni di anziani denunciati soltanto alla polizia tra fine febbraio e marzo. Messi in atto con tecniche ormai rodate, come quella della ‘cauzione’ per il parente che ha causato un incidente; o con nuovissimi escamotage, legati, ad esempio, alla quantità di cantieri edili dovuti al Superbonus, con sedicenti operai che si introducono a casa degli anziani con la scusa di dover controllare gli impianti. "Vorrei vedere come sono i pavimenti di casa sua", ha esordito un truffatore con una signora di 84 anni, residente in zona San Donato, presentandosi a casa sua martedì. La signora ha fatto entrare lo sconosciuto, che ha detto di essere interessato ad acquistare casa nel palazzo. E lui, confondendola con mille chiacchiere, l’ha convinta ad aprire la cassaforte: monili, orologi, contanti e ricordi finiti nelle mani di un delinquente senza scrupoli.

È andata meglio a una signora di 89 anni, salvata da un passante che l’ha vista spaesata in strada, in zona San Ruffillo, lo scorso 28 febbraio: era scesa per consegnare tutti i suoi averi a un finto carabiniere che l’aveva chiamata, dicendole che il nipote aveva avuto un incidente e c’era bisogno di soldi per un’operazione costosa. L’intervento del cittadino, che non si è girato dall’altra parte e ha chiesto alla signora perché fosse agitata, ha evitato che la nonnina perdesse tutto. E c’è pure il finto tecnico di Hera, mandato via dalla vittima di 88 anni, mercoledì in zona Murri, perché insospettita dalla richiesta di mettere i gioielli nel frigo.

E ce ne sono ancora di episodi. Tutti simili e tutti diversi. Con una costante: l’infido proposito di approfittarsi di persone sole, anziane e fragili. "Prima le vittime venivano agganciate in strada dai malviventi – spiega la vice dirigente delle Volanti Alessandra Grassi –. Adesso, invece, si fanno trovare all’interno degli androni dei palazzi e utilizzano le scuse più disparate per entrare a casa sia di anziani soli, ma anche di coppie di pensionati". Il consiglio della polizia è dunque di prestare la massima attenzione e di "chiamare sempre il 113 di fronte a situazioni sospette e anche di allertare parenti, amici e vicini quando si ricevono strane chiamate o visite inattese". E nel malaugurato caso in cui la truffa vada a segno la polizia ricorda di "non toccare nulla, non pulire la casa, per non cancellare eventuali tracce lasciate dai ladri, vanificando così un’indagine successiva che potrebbe portare all’identificazione di queste persone".

Nicoletta Tempera

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