Bordon: "Siamo saliti a 180 ricoveri Altri 22 letti Covid al Maggiore"

Il direttore generale dell’Ausl: "Abbiamo riconvertito un reparto di Medicina del decimo piano". Gibertoni (Sant’Orsola): "Senza un ospedale dedicato a questa malattia, difficile smaltire le liste d’attesa"

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di Donatella Barbetta

Salgono contagi e ricoveri e scatta una nuova riconversione di letti al Maggiore. I positivi sono 177, di cui 109 sintomatici, i casi sporadici 161, quelli riconducibili a focolai 16. Purtroppo, hanno perso la vita altri due anziani, uno di 86 anni, l’altro di 87.

"Siamo arrivati in tutta la rete ospedaliera a 180 ricoverati, gli ingressi stanno aumentando, sono stati 15 negli ultimi giorni e quindi ci servono altri letti di degenza ordinaria. Oggi (ieri, ndr), purtroppo, al Maggiore stiamo riconvertendo in Covid 22 letti puliti di una sezione del reparto di Medicina del decimo piano – sottolinea Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl –. In questo ospedale altri posti non ce li possiamo permettere, quindi dobbiamo ragionare da altre parti. Con l’Aiop c’è un confronto continuo, al momento un terzo dell’offerta è nel privato accreditato, ora vediamo come vanno le cose, oltre i 49 letti di Santa Viola e i 18 di Villa Laura non abbiamo avuto altre disponibilità. In area critica 21 malati: 10 al Maggiore, 11 al Sant’Orsola".

Al Sant’Orsola, nella degenza ordinaria del padiglione 25, ieri sono arrivati altri pazienti. "In queste ore stiamo aggiungendo tre letti – precisa Chiara Gibertoni, direttrice generale del Policlinico – per arrivare a una disponibilità di 69 e se serve anche 70 posti. E poi domani (oggi, ndr) faremo il punto. Abbiamo dieci anziani non più sintomatici e che non hanno bisogno di cure per il Covid, ma ancora positivi e per questo non possiamo dimetterli. Oggi tre ricoveri sono arrivati dal Pronto soccorso. Se questo continua a essere l’andamento, va fatto un ragionamento su un ospedale Covid nel medio e lungo periodo, altrimenti non riusciamo ad avere i letti per smaltire le liste d’attesa".

L’Ausl, intanto, ha preso anche un’altra decisione. "Abbiamo chiesto ai nostri operatori sanitari di indossare mascherine Ffp2 – aggiunge Bordon – e così alziamo il livello di protezione. Domani (oggi, ndr) scatterà questa nuova disposizione, una misura presa con il nostro responsabile della sicurezza dei lavoratori. Se sono preoccupato? La crescita c’è – ammette il manager – anche se non è in verticale, ma è una crescita regolare e continua sia sui ricoveri sia sui contagi. E anche nelle scuole aumentano i positivi, soprattutto nelle elementari, dove gli iscritti non possono essere vaccinati, ma anche alle medie il virus circola e registriamo alcuni casi anche alle superiori".

Le persone sottoposte a isolamento, in quanto risultate positive al tampone molecolare, sono 310 complessivamente: 258 studenti e 52 operatori sanitari.

Alle elementari i bambini contagiati sono 137, suddivisi tra 36 in città, 48 nel distretto Pianura est, 21 in Pianura ovest, 26 nel territorio Reno, Lavino e Samoggia, 4 nell’Appennino e 2 nel distretto di San Lazzaro. Alle medie gli studenti in isolamento sono 69, così ripartiti: 33 sotto le Due Torri, 20 in Pianura est, 11 in Pianura ovest, 3 nell’area Reno, Lavino e Samoggia, 2 nel distretto di San Lazzaro. Alle superiori 38 positivi, 27 studenti, di cui 24 in città, e 11 operatori scolastici, tra di loro solo uno in Pianura ovest, gli altri a Bologna.

Le classi interamente in quarantena sono 22, che hanno portato a mettere in quarantena 300 persone, 272 studenti e 28 operatori scolastici.

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