Elezioni 2022 Bologna, Borgonzoni: "Arte e cultura, Bologna al centro"

La corsa della sottosegretaria leghista: "Giù le tasse alle imprese, pronti a nuovi investimenti in città sul cinema e sull’audiovisivo"

Lucia Borgonzoni (Lega), senatrice e sottosegretaria alla Cultura uscente

Lucia Borgonzoni (Lega), senatrice e sottosegretaria alla Cultura uscente

"Ne ho fatte tante di cose per Bologna da sottosegretario alla Cultura. E vorrei continuare a occuparmene in ogni modo possibile, se i cittadini con il loro voto me ne daranno l’opportunità. E’ una città con un grande fermento artistico e culturale, che deve acquisire una centralità sempre maggiore a livello nazionale e internazionale". La sfida di Lucia Borgonzoni riparte dall’urna di dopodomani, sulle schede elettorali la senatrice uscente è candidata come capolista al plurinominale di Bologna per il Carroccio, sempre per Palazzo Madama. L’obiettivo, chiaro, è quello di non interrompere il filo del discorso, dopo due mandati (Conte 1 e Draghi) da sottosegretaria al Mic. "Per Bologna tra l’altro abbiamo ridato linfa a un bel percorso Unesco".

Quale?

"Il progetto di candidatura, alla lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale, de ‘l’Arte del saper fare il merletto italiano’. Tra le città coinvolte c’è anche Bologna, è una candidatura da portare avanti assolutamente. I nostri mestieri, il nostro artigianato fino ad arrivare alla moda: servono nuove centralità, sarà fondamentale il ‘kick’ (facilitazioni per l’accesso al credito) per le imprese culturali e creative che atterrerà anche a Bologna, un’altra cosa portata a casa da noi".

Ma veniamo al caro-bollette: si sta perdendo tempo?

"Un’urgenza, è il primo argomento che deve affrontare il nuovo governo. Sono stata in un’azienda che coltiva funghi a Minerbio, mi hanno fatto vedere le bollette aumentate del 300%: se non si interviene subito si vuole il male delle imprese".

Quanto cosa la manovra?

"Subito 30 miliardi di euro, altrimenti ci troviamo tra qualche mese le famiglie in mezzo alla strada, e subito un tetto europeo al gas con l’Italia che deve fare come altri Stati, coprire il gap che si è creato tra il vecchio prezzo del gas e il nuovo. Un’altra priorità è il taglio, subito, del cuneo fiscale, altrimenti rischiamo la recessione".

Energia, rinnovabili più nucleare come soluzione?

"Ok le rinnovabili, ok contratti vantaggiosi da più Stati, ma l’Italia ha la forza e l’autorevolezza per potersi rendere autonoma. E sì al nucleare pulito".

Tema lavoro, la ricetta?

"Se le aziende vogliono dare 200 euro in più in busta al dipendente, non possiamo continuare a tartassarle con il fisco. Quindi detassazione degli aumenti, specie per quei dipendenti che hanno redditi più bassi. Le aziende sono state eroiche nel periodo della pandemia, dobbiamo ringraziarle e alleggerirne la pressione fiscale, non tassarle".

Il reddito di cittadinanza?

"Così è inutile. Serve quota 41 sulle pensioni, bisogna superare la legge Fornero, e il reddito di cittadinanza va rivisto. Ok gli aiuti a chi ha davvero bisogno, ma chi non vuole lavorare e ci marcia non può pesare sulla collettività, serve una riforma".

Salario minimo?

"In molti comparti è superato dalla contrattazione sindacale. Piuttosto, aiutiamo le imprese in difficoltà mettendo meno tasse, così avranno più risorse da mettere sui salari".

Pianeta Bologna. Su cose vorrebbe continuare a lavorare in caso di vittoria del centrodestra alle Politiche?

"Vorrei insistere sull’audiovisivo e sul cinema, a Bologna c’è tanto fermento. Creatività, design, il ministero deve dedicarsi di più alle nuove arti, dai videogiochi all’animazione, dal metaverso ai nuovi linguaggi musicali. Bologna è da sempre la città della sperimentazione, abbiamo un’autostrada davanti".

Da sinistra l’accusa alla vostra coalizione: con queste destre al governo si rischia una deriva autoritaria. Cosa ne pensa?

"E’ stata una campagna debole, si è entrati pochissimo nel merito. Mi auguro e spero che i cittadini siano andati a guardare bene i programmi, le differenze tra le coalizioni sono marcate. Noi governiamo due terzi delle regioni italiane e siamo un esempio di democrazia altamente sviluppata, quelle accuse sono sciocchezze. Il Pd pensi ai suoi imbarazzi, come la candidatura del verde Bonelli alla Camera che stanno nascondendo in tutti i modi, tanto marcate sono le differenze di vedute interne".

 

 

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