La senatrice bolognese della Lega Lucia Borgonzoni si scaglia contro le installazioni apparse in via Indipendenza nell’ambito del progetto “La lotta è FICA”, iniziativa di ‘public art’ a cura delle artiste di Cheap.
"Nella centralissima via Indipendenza non c’è niente di meglio da esporre che i genitali di una donna sul corpo di un uomo con sei capezzoli? Le regole comuni vengono puntualmente disattese in nome di un finto progressismo. Su quegli spazi mettiamoci cartelloni pubblicitari a costo zero per i commercianti, i ristoratori, i baristi di Bologna che pagano il prezzo della crisi post Covid o manifesti che indichino i siti e numeri utili da chiamare per accedere a degli aiuti. Mi aspetto che il garante per i diritti dell’infanzia intervenga, visto che chi governa la città è assente".
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