Borgonzoni e Sgarbi sottosegretari Il critico: "Città patrimonio Unesco"

Non c’è solo Galeazzo

Bignami, nominato viceministro delle Infrastrutture. A parlare bolognese è anche la Cultura. In primis per Lucia Borgonzoni, classe 1976, senatrice leghista, bolognese, che resta sottosegretaria. Per lei è la terza volta: il debutto nel Conte I, confermata nel governo Draghi, mantiene la posizione anche nel governo Meloni.

Con lei, oltre a Gianmarco Mazzi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Ferrarese, è stato però candidato in città, in quota ’Noi Moderati’, sfidando Pier Ferdinando Casini (in corsa col centrosinistra) e Marco Lombardo (Azione). Nella sfida forse più avvincente sotto le Torri, l’unico a non spuntare il seggio è stato proprio lui, Sgarbi. Ieri la nomina a sottosegretario, carica che aveva già ricoperto tra il 2001 e il 2002 quando l’incarico gli venne revocato dal Consiglio dei ministri a causa delle tensioni con l’allora ministro Giuliano Urbani sul tema dell’alienabilità dei beni culturali. Tra le prime cose da fare, nel nuovo ruolo, Sgarbi non dimentica Bologna, la città della sua campagna elettorale: "Merita l’indicazione di patrimonio dell’Umanità, come Firenze e Venezia".

Non mancano le congratulazioni per le nuove nomine. Il sindaco Matteo Lepore augura, in particolare ai bolognesi Borgonzoni e Bignami,

i "migliori auguri di buon lavoro con l’auspicio di una leale e proficua collaborazione per il bene dell’Italia e della nostra città". Grande soddisfazione anche del capogruppo della Lega in regione Emilia-Romagna e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan: "Buon lavoro a Lucia, che torna in quel ministero nel quale tanto ha investito e lavorato negli ultimi anni, garantendo così continuità nei progetti iniziati negli scorsi anni".

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