Botte al cronista del Carlino: raffica di condanne

Sei mesi a testa ai quattro reponsabili, oltre a 30mila euro di risarcimento danni. Stangati altri sette antagonisti per l’aggressione all’auto di Salvini

Matteo Salvini davanti all’auto sfasciata dagli antagonisti: era l’8 novembre 2014

Matteo Salvini davanti all’auto sfasciata dagli antagonisti: era l’8 novembre 2014

Bologna, 8 luglio 2021 - Dovranno pagare in 11 per le aggressioni di via Erbosa nel 2014. Quattro antagonisti per le minacce e il ferimento del nostro cronista, Enrico Barbetti, altri sette per aver distrutto l’auto con a bordo il leader della Lega Matteo Salvini, insieme all’oggi senatrice Lucia Borgonzoni e ad Alan Fabbri (sindaco di Ferrara). Era l’8 novembre 2014. "Faremo appello – commenta l’avvocato Marina Prosperi per alcuni imputati –, si tratta comunque di pene molto più basse rispetto alle richieste, così i risarcimenti. Resta un processo politico e la parte più forte è stata quella di Salvini".  

Una vicenda che trae origine il 3 novembre 2014, giorno della visita al campo nomadi di via Erbosa di Lucia Borgonzoni e di Alan Fabbri, all’epoca candidato alla presidenza della Regione. La Borgonzoni venne avvicinata da una donna sinti (condannata a un mese) e schiaffeggiata. L’8 novembre a Bologna arrivò Salvini, subito contestato e aggredito dagli antagonisti che gli sfasciarono l’auto. Qualche ora dopo toccò al cronista del Carlino , Enrico Barbetti, finito nel mirino di un gruppo di anarchici che lo accerchiò, insultò e gli provocò la rottura del gomito sinistro. "Un’aggressione grave e deprecabile", disse in aula il pm Antonella Scandellari".

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Per i 16 imputati, accusati a vario titolo di violenza privata, danneggiamento e lesioni aggravate, il pm aveva chiesto pene da 1 anno e 4 mesi a 2 anni. Un conto che il giudice Alessandra Testoni ha accolto in parte. Innanzitutto per il capo F (le botte al giornalista) sono stati condannati a sei mesi Michela Gatti, Andrea Nasso, Rosanna Erler, un anno invece a Dora Sprega. Tutti con pena sospesa ma a patto che, entro trenta giorni dalla irrevocabilità della decisione, risarciscano Editoriale Nazionale. "Di certo il nostro – spiega il professor Tommaso Guerini che ha difeso Barbetti con l’avvocato Gaspare Stallone – non è un processo politico. Ci abbiamo impiegato sette anni ma finalmente è stato riconosciuto un principio di civiltà". Per l’aggressione a Salvini, condannati Divine Umoru, Francesco Rosa (1 anno e mezzo), Alessandro Danè, Loris Narda, Francesco Olivo, Tommaso Palmi e Gabriele Viscido (6 mesi).  

Anche per loro pena sospesa a condizione dei risarcimenti a Lega, Salvini, Borgonzoni e Fabbri (10mila euro a testa). Assolti per non aver commesso il fatto Domenico Pisciella, Alice Li Vigni, Elena Riva, Diana Sprega e Valentina Guzzonato. "Quel giorno – ha tuonato l’avvocato Ugo Funghi – finirono in ospedale solo due persone: i manifestanti investiti dall’auto di Salvini. Dinamica però trasformata in aula dai testimoni". "Tutta la difesa – il commento dell’avvocato Claudia Eccher per Salvini – ha spostato il processo da un piano giuridico a quello politico. Oggi abbiamo ottenuto giustizia". Soddisfazione è stata espressa in serata anche dallo stesso Salvini: "Bologna, sede dell’università più antica d’Europa, non merita di essere infangata da pochi delinquenti. La violenza non è mai la soluzione". Motivazioni tra 15 giorni.  

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