Botte e minacce di morte Picchia la moglie per anni Marito allontanato da casa

Il 45enne alla consorte: "Ti ammazzo perché mi rompi con le tue domande". Dopo la denuncia della 35enne, il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento. .

Botte e minacce di morte  Picchia la moglie per anni  Marito allontanato da casa

Botte e minacce di morte Picchia la moglie per anni Marito allontanato da casa

"Io ti ammazzo perché rompi troppo con le tue stupide domande!", e a rafforzare la minaccia ci hanno pensato le mani attorno al collo della moglie, che l’uomo ha bloccato con forza contro il muro. Era ottobre 2020 e la donna, cittadina romena che ora ha 35 anni, fu soccorsa dai sanitari del 118 e ricevette una settimana di prognosi. Poi ancora. Lo stesso anno, alla vigilia di Natale: il marito, connazionale di 45 anni con cui la donna è sposata dal 2019, durante l’ennesima lite l’ha di nuovo sbattuta contro il muro, procurandole lesioni medicate sul posto dai sanitari del 118 e ritenute guaribili stavolta in due settimane.

Un crescendo di violenza che non si è fermato neppure davanti ai figli piccoli della coppia, di sei e nove anni, che per anni hanno dovuto assistere impotenti al papà che prendeva a botte e insulti la loro mamma.

Finché la donna, esasperata e spaventata per l’incolumità sua e dei bambini, il 27 marzo scorso ha finalmente deciso di denunciare gli anni di violenze e vessazioni ai carabinieri della Stazione San Ruffillo. In particolare quel giorno, l’ennesimo di liti e crudeltà, l’uomo dopo avere picchiato e insultato la moglie si era rivolto proprio ai loro bambini: "Muovetevi, altrimenti quella str... non vi porta a scuola", le sue parole. Che, assieme alle contusioni risultate guaribili in cinque giorni, hanno fatto scattare nella moglie la molla necessaria per dire basta, per porre una volta per tutte la parola fine alle angherie del coniuge.

Così, dopo la denuncia sporta dalla trentacinquenne e le indagini dei militari dell’Arma, la Procura ha richiesto per il quarantacinquenne, di professione muratore, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa; richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari. Così, venerdì, i militari hanno facilmente rintracciato l’uomo e poi hanno eseguito la misura cautelare disposta nei suoi confronti. Il muratore è indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Non è purtroppo il primo caso simile. Sempre la stazione dei carabinieri di San Ruffillo, infatti, poco più di una settimana fa (era il 30 marzo) è intervenuta per eseguire la medesima misura cautelare – divieto di avvicinamento alla vittima, pure con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 300 metri e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con lei – nei confronti di un altro cittadino romeno, di 47 anni. L’uomo infatti a febbraio era stato denunciato dalla compagna, connazionale di 31 anni, per i maltrattamenti, gli insulti e gli schiaffi da lei subiti anche davanti al loro bambino di appena tre anni. In quel caso, la donna aveva cacciato il compagno di casa, ma questi, per tutta risposta, aveva iniziato a perseguitarla e addirittura una notte aveva tentato di introdursi in casa sua dalla finestra, senza riuscirci.

f. o.

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