REDAZIONE BOLOGNA

Braccio di ferro esiste e vive a Ozzano

Matteo Lollini, 19 anni, medaglia d’argento nel campionato nazionale disputato a Brescia: "È uno sport che richiede grande umiltà"

Braccio di ferro esiste e vive a Ozzano

Braccio di ferro esiste e vive a Ozzano

Sentendo le parole "braccio di ferro" la mente di molti corre veloce ai cartoni animati ed alle mirabolanti imprese di Popeye e Olivia. Un po’ ha a che fare con la forza che Braccio di ferro prendeva dagli spinaci, ma il braccio di ferro di cui si parla oggi è uno sport riconosciuto come disciplina sportiva nel 1952 in California. A Ozzano c’è un ragazzo di appena 19 anni che si sta cimentando in questo sport. Si chiama Matteo Lollini e nel fine settimana scorso, in occasione della Festa dello Sport, si è presentato all’organizzatrice dell’evento, la consigliera comunale Stefania Fazzi e a tutta la comunità ozzanese.

"Fin da bambino sono sempre stato affascinato da tutte le espressioni di forza e sfidavo a braccio di ferro i compagni sui banchi di scuola nonostante i rimproveri di maestre e professori – afferma sorridente Matteo –. Col passare degli anni mi sono cimentato con più determinazione in questa disciplina impegnandomi in allenamenti casalinghi specifici con pesi e cavi. Mi considero un autodidatta dato che, per questioni di distanza e vista la mia giovane età, non appartengo a nessuna squadra professionistica: le più vicine al mio paese, Ozzano, si trovano infatti a Cesena e Modena. Con l’aiuto e l’appoggio del mio amico Michele, anche lui ozzanese, con il quale condivido preparazione e allenamenti, il 1° aprile scorso ho partecipato alla mia prima competizione: il Trofeo Armwrestling di San Marino, classificandomi 2° nella categoria juniores under 21, braccio dx, -75kg. E infine la gioia più grande: quella vissuta il 30 settembre scorso quando mi sono classificato 2° nella categoria esordienti, senza limite di età, braccio destro, -70 chili al Campionato Italiano S.B.F.I. a Brescia. Tengo molto a sottolineare che l’armwrestling non è assolutamente uno sport violento, è regolamentato da una severa disciplina e necessita di preparazione, concentrazione, velocità di reazione, resistenza e, aggiungerei, tanta umiltà e rispetto per l’avversario".

"Così come è giusto valorizzare le bellezze territoriali del nostro paese – afferma il sindaco Luca Lelli – altrettanto lo è dare il giusto riconoscimento ai nostri cittadini che si impegnano, si sacrificano e lottano per ottenere un risultato e per eccellere nel settore scelto. Matteo Lollini rappresenta questo per il nostro paese. Un giovane ozzanese che si sta impegnando per riuscire ad ottenere ottimi risultati nello sport che fin da ragazzino era una sua passione: il braccio di ferro o forse, come è più conosciuto in inglese, l’armwrestling. Sta portando in alto il nome del nome del nostro paese".

Zoe Pederzini