Bretella Reno Setta Bologna, si va avanti. Autostrade: "Valutiamo la sua funzionalità"

L’amministratore delegato Roberto Tomasi: "Non è previsto nulla attualmente in quel quadrante a Sud, quindi ci riserviamo di analizzare le proposte. Con il nuovo esecutivo un rapporto assolutamente costruttivo"

Bologna, 22 novembre 2022 - "Sul quadrante Sud noi non abbiamo previsto nulla, quindi possiamo valutare se ci sono opere che possono essere funzionali al territorio". Va avanti l’analisi di fattibilità della bretella Reno-Setta, chiesta dal viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, e ieri a darne conferma è stato direttamente l’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, a margine della presentazione della maxi rigenerazione del Parco Nord in chiave Passante.

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L'ad di Autostrade Roberto Tomasi
L'ad di Autostrade Roberto Tomasi

Una conferma su tutta la linea, del resto il recente incontro tra i tecnici di Aspi e il vice di Matteo Salvini al Mims era stato definito assolutamente positivo ancora a tavolo caldo. I tempi saranno lunghi, Tomasi ieri nella Sala Anziani di Palazzo d’Accurso è stato chiaro: di ulteriori migliorie attualmente assenti nel maxiprogetto del Passante di nuova generazione se ne riparlerà nella Fase 2, quella delle ulteriori mitigazioni ambientali chieste dal Comune. In questo caso però è il ministero della Mobilità Sostenibile e delle Infrastrutture a dare l’input, e per definizione Autostrade, ente esecutore, non potrà certo sottrarsi ai desiderata del governo. Manca un aggiornato studio di fattibilità (l’ultimo è di 14 anni fa), per capire come collegare il ponte della Carbona, frazione di Vergato, e il casello autostradale di Rioveggio, e novità in questo senso non dovrebbero tardare molto.

Tornando a Tomasi, queste le sottolineature dell’Ad. "Ritengo che l’inizio di collaborazione con il nuovo governo sia stato positivo nell’ottica del Passante e di iniziare i cantieri quanto prima – ha puntualizzato –. Questo è il momento di partire, direi che il rapporto con il viceministro sia stato estremamente costruttivo in termini di validazione e comprensione di quanto questo sia un progetto importante per la città ma anche e soprattutto per il sistema Paese". In merito quindi alle "migliorie" auspicate dal viceministro Bignami – da sempre critico rispetto all’opera di ampliamento di tangenziale e autostrade – e in particolare in merito alla bretella Reno-Setta, Tomasi ha aggiunto che Autostrade è disponibile "a valutare miglioramenti, e lo abbiamo detto più volte. Ricordo che c’è una fase 2 di questo progetto che prevede l’analisi di tutta una serie di potenziali miglioramenti del Passante e quindi quella è l’occasione per poter eventualmente valutarlo. Questo è un progetto che prevede importantissimi sviluppi infrastrutturali di accesso anche all’A13, oltre all’Intermedia di pianura, al nodo di Funo, via Aposazza, al ponte sul Chiù, il Lungo Savena – ha continuato Tomasi riferendosi alle importanti opere di adduzione previste e confermate –, quindi poniamo attenzione a tutto. E valuteremo nuovi sbocchi a Sud".

Diverso il discorso legato al tram, opera che è quasi ai cantieri e sulla quale però lo stesso Bignami ha ribadito al sindaco Matteo Lepore la propria netta contrarietà. Dentro ci sono tanti danari del Pnrr (da spendere entro il 2026 per la linea Rossa e la linea Verde) e il Comune non vuole sentire ragione, si deve fare. E Autostrade come la pensa, visto che i cantieri del tram andrebbero a intrecciarsi con quelli del Passante e visto che Amplia (ex Pavimental), società in pancia ad Aspi, fa parte della cordata che ha vinto l’appalto dei lavori? "E’ uno dei tanti cantieri che dovremo incontrare", ha glissato Tomasi, Autostrade di fatto aspetta novità sull’ok definitivo anche al tram per mettere giù in maniera più compiuta il cronoprogramma dei cantieri.

 

 

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