
"La riflessione del dirigente Martelli è stata fraintesa". La Città metropolitana ha risposto alle tante critiche che le sono piovute addosso dopo le parole del dirigente Maurizio Martelli, che in fase di presentazione del Pimes ha ragionato sull’esistenza delle buche stradali dichiarando che "se le riasfaltiamo, diventano delle piste". Come se per la sicurezza stradale, al contrario di quanto si possa credere, anche le buche fossero un credibile deterrente. Palazzo Malvezzi ha voluto però chiarire, per dissipare il polverone. "Riparare le buche sulle strade provinciali, tanto più dopo i gravi danni provocati dal maltempo e dalle alluvioni di maggio, è una priorità della Città metropolitana – recita la nota –. Perché buche e avvallamenti creano disagio e rappresentano un pericolo per gli utenti della strada. E lo dimostrano i numeri: abbiamo da poco concluso lavori per 6 milioni di euro per la sola manutenzione straordinaria delle buche e nei prossimi giorni è prevista la firma dei contratti attuativi per oltre 18 milioni di euro per asfaltature. Abbiamo inoltre – continua il comunicato – 30 cantieri attivi sulle strade di nostra competenza con un investimento inedito di 20 milioni di euro". Insomma, "come dimostra l’impegno sintetizzato in questi numeri, la riflessione del dirigente Martelli è stata evidentemente fraintesa". Riguardo alle parole di Martelli era stata esplicitata anche la posizione del ministero dei Trasporti, che con il viceministro Galeazzo Bignami (FdI) ha scritto una lettera al sindaco metropolitano Matteo Lepore per avere un chiarimento.
In aiuto della Città metropolitana sono arrivate inoltre le parole di Valentina Orioli, assessora alla Nuova Mobilità di Palazzo d’Accursio. "Le amministrazioni parlano per atti". Dunque le dichiarazioni sulle buche di Maurizio Martelli, dirigente del settore Sicurezza stradale della Città metropolitana, sono state "fraintese nella migliore delle ipotesi o usate strumentalmente nella più probabile". Le domande nel question time di due giorni fa erano state poste da Samuela Quercioli (‘Bologna ci piace’), Matteo Di Benedetto e Giulio Venturi (Lega), Francesca Scarano (gruppo misto) e Fabio Brinati (Fdi). "Parlando di atti e temi fattuali – ha continuato Orioli – mi sembra che il numero altissimo di cantieri in corso tolga ogni dubbio rispetto all’impegno che la Città metropolitana sta mettendo per migliorare le condizioni delle strade di propria competenza". Come Comune, poi, "poniamo particolare attenzione al tema della manutenzione stradale – ha aggiunto l’assessora – com’è emerso dalla presentazione del progetto ‘Città 30’ che prevede, oltre agli investimenti sulla segnaletica e il miglioramento della sicurezza stradale, anche una significativa sinergia di questi investimenti con i fondi stanziati per la manutenzione delle strade. Credo dunque che il modo migliore di rispondere alle vostre domande sia l’investimento fatto dall’amministrazione sulla sicurezza stradale, che prevede 24 milioni a cui se ne aggiungono altri dieci proprio sul tema della manutenzione, per un totale di 34 milioni". Grazie a questi fondi "saranno realizzati marciapiedi nuovi e più larghi, strade più confortevoli, aree pedonali davanti alle scuole e saranno installati rallentatori e altri dispositivi", ha elencato infine Orioli, precisando che "ciascuno di questi interventi prevede la riasfaltatura". Insomma, il piccolo giallo è rientrato, ma di sicuro i bolognesi si aspettano un deciso miglioramento della qualità dell’asfalto cittadino dopo l’imponente molte di cantieri ora in atto.
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