Budrio, 50 i contagi "Servivano più test"

Un altro caso in via Benni, si tratta di un operatore Il sindaco: "Lo screening a tappeto è un buon segno"

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"Penso che l’Ausl si sia resa conto che la situazione era da monitorare in maniera diversa...". Il sindaco di Budrio, Maurizio Mazzanti, torna a parlare del focolaio all’ospedale di via Benni che anche ieri ha visto un piccolo aumento dei contagi, passati da 49 a 50 con la positività di un operatore sanitario.

Sindaco, ha letto le dichiarazioni del commissario straordinario dell’Ausl Chiara Gibertoni?

"Sì, mi fa piacere che si proceda con uno screening a tappeto. Come dare la possibilità di decidere un altro ambulatorio vaccinale. Però...".

Però?

"Con i tamponi a tappeto, forse, si poteva cominciare prima. Oltre dentro l’ospedale, bisognerà fare più controlli anche all’esterno".

Si faranno utilizzando anche i medici sentinella...

"Mi sembra un’ottima cosa".

Qualcuno, alcuni giorni fa, ha parlato di sottovalutazione all’interno dell’ospedale. Cosa ne pensa?

"L’ha detto una dirigente dell’Ausl, personalmente non sono in grado di giudicare. Non ho gli strumenti. Dico però che sono state date due versioni differenti".

Quali?

"La prima parlava del virus entrato attraverso un degente proveniente da un altro ospedale, la seconda che il tutto sarebbe stato portato da un visitatore o da un operatore asintomatico. Dunque da un esterno. Qualche sottovalutazione è stata ammessa".

Le informazioni che le sono arrivate non sono state chiare, dunque?

"Venerdì scorso mi era stato detto che la situazione era stata bloccata, due giorni dopo i contagi erano 40. Ma, sia chiaro, non voglio accusare nessuno. Però è evidente che qualcosa non ha funzionato e bisogna fare in modo che non accada mai più".

Budrio rischia di diventare come Medicina, cioè zona rossa?

"No, ad oggi non c’è il minimo rischio".

n.b.

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