Bologna, omicidio di Budrio. I mezzi di fuga di Igor o Ezechiele

Trovati il furgone e la bicicletta usati durante la latitanza. E sono ricchi di reperti

Il Fiorino usato durante l'ultima settimana di latitanza (Ansa)

Il Fiorino usato durante l'ultima settimana di latitanza (Ansa)

Bologna, 10 aprile 2017 - Un colpo al petto di Davide Fabbri e poi la fuga a piedi. Inizia così la (seconda) latitanza di Igor Vaclavic, lo scorso primo aprile. I testimoni dell’omicidio, consumato nel bar alla Riccardina di Budrio, raccontano di aver visto l’assassino fuggire a piedi, attraversando il vicino Idice, che in quel tratto è poco più che un ruscello, per scomparire dall’altra parte del corso d’acqua. Probabilmente è proprio quella sera, per sfuggire ai carabinieri, che il super ricercato decide di rubare il Fiorino, ritrovato sabato sera in via Spina, a Marmorta di Molinella. 

LE FOTO /  I mille volti di Igor - Ezechiele

Quel furgone pick up vecchio modello per una settimana è stato il mezzo di trasporto principale di Igor/Ezechiele, favorito anche dal fatto che il legittimo proprietario non aveva sporto denuncia per il furto, dato che non se ne era neppure accorto della sua mancanza. Il Fiorino è stato infatti rubato a Mezzolara di Budrio, in un piazzale vicino ad alcuni campi, lontani dall’abitazione del proprietario e con la chiave già inserita dentro, come a volte si usa fare in campagna, con le vecchie auto. Sabato sera, il ricercato stava fuggendo dall’omicidio appena commesso a Portomaggiore a bordo del furgoncino, quando in via Spina, ha visto da lontano una pattuglia dei carabinieri. Igor avrebbe quindi fatto una violenta inversione e, prima che i militari potessero raggiungerlo, sarebbe saltato giù dal mezzo, facendo perdere le sue tracce tra la boscaglia. 

Lasciando però a bordo del pick up diversi effetti personali, compresa la bicicletta con la quale, fino al giorno prima del delitto di Budrio, era stato notato da alcuni abitanti della zona spostarsi. All’interno dell’abitacolo, invece, i carabinieri del Ris hanno trovato un paio di guanti, una sciarpa, un giubbotto, delle maglie e alcuni mozziconi di sigaretta: tutto il materiale è stato sequestrato e oggi gli specialisti del Ris dovranno analizzarlo. 

Quandoi militari dell’Arma, dopo la fuga del quarantenne, hanno ritrovato il furgone, hanno immediatamente contattato il proprietario, chiedendo perché non ne avesse denunciato il furto: l’uomo è caduto dalle nuvole, dicendo di non aver subìto nulla del genere. Quando però si è recato a controllare, si è reso conto che il pick up non era più al suo posto. 

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