"Buongiorno, come si sente? Ora stenda le braccia avanti"

Abbiamo partecipato alla televisita tra lo specialista Gualandi e il paziente nell’abitazione

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"Buongiorno signor Gianni, come sta?", chiede il neurologo dal suo studio al Bellaria. "Bene" risponde il paziente, con disturbi del movimento causati dal Parkinson, dalla sua casa di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, mentre il figlio Igor cerca di posizionare meglio la telecamera del computer. "Soddisfatto della televisita?", chiediamo noi che assistiamo, dopo esserci collegati al link inviato dallo specialista. "Certo. Sono stracontento, è una sorta di educazione sanitaria che mancava". E poi dopo un primo momento di incertezza, ecco le indicazioni. "Stenda le braccia avanti – dice Pietro Guaraldi (nella foto) lo specialista dell’Irccs Istituto delle scienze neurologiche di Bologna – e adesso apra e chiuda le mani. Noto che una delle due si muove più velocemente. Si tocchi il naso con la punta dell’indice, poi provi con gli occhi chiusi". A un certo punto la situazione diventa più difficile. "Provi ad andare in piedi, senza aiuto ce la fa?". Gianni Merlini, 77 anni, sostenuto dal figlio ci riesce, anche se la moglie osserva che poco prima si era alzato da solo dal divano. Quando l’azione è terminata, arriva un "Bravo" di incoraggiamento, anche se il dottore osserva che vive in una casa con tanti mobili e soprammobili e quindi "piena di trabocchetti" per una persona con quei disturbi. Poi vengono inquadrate le gambe per controllare la camminata. La televisita dura 40 minuti.

Guaraldi lavora nella clinica neurologica metropolitana (Neuro-Met), diretta dal professor Pietro Cortelli: "La nostra unità è stata selezionata dall’Ausl per un progetto pilota di telemedicina da offrire a pazienti in carico al nostro centro. Abbiamo iniziato durante il lockdown dello scorso anno e oggi apprezziamo i vantaggi di questa metodica. Vedere una persona nel suo ambiente ha dei vantaggi. Seguiamo circa mille pazienti all’anno, eseguiamo 80 visite in presenze a settimana e 15 in telemedicina. Prendiamo accordi con il paziente, poi inviamo il link per il collegamento. Alcune valutazioni vengono eseguite dalla neuropsicologa Luisa Sambati".

d. b.

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