C’è posta per te da Dora Garcìa

La lettera sta arrivando a 1.211 persone, in Italia e all’estero

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Sono state spedite e sono in via di ricezione in questi giorni, sia in Italia che all’estero, le lettere con la prima opera creata da Dora García per il progetto Dear you del MAMbo, curato da Caterina Molteni. Sono state 1.211 – molte di più delle aspettative – le persone che tra il 19 febbraio e il 14 marzo hanno risposto positivamente alla proposta del museo, rendendosi destinatarie di sei lettere contenenti opere realizzate da altrettante artiste e artisti, fino all’estate.

Tra i partecipanti, 1.099 sono residenti in Italia, mentre 112 riceveranno la loro corrispondenza all’estero, in 19 diversi Paesi, dall’Australia al Belgio, dal Canada al Vietnam. Dear you si struttura attraverso sei interventi di Hamja Ahsan, Giulia Crispiani, Dora García appunto, Allison Grimaldi Donahue, David Horvitz e Ingo Niermann. Tutti sono artisti accomunati da una pratica fortemente legata alla poesia, alla scrittura e alla performance. In questo progetto, le artiste e gli artisti riflettono su temi della nostra contemporaneità, come la perdita di contatto fisico e le relative ripercussioni sulla vita emotiva, la diminuzione della vita sociale condivisa e la necessità di creare nuove strategie di relazione e di cura, al di là dell’esperienza digitale.

Nel primo lavoro spedito, che i destinatari stanno ricevendo in questi giorni, è una lettera di García in cui l’artista spagnola esprime la propria fascinazione per l’atto della scrittura come motore di relazioni paritarie e costruzione di senso. "Io scrivo – si legge in un passaggio – e perciò creo anche il copione di questa relazione, ma potrei essere vittima di un malinteso. Tu, che leggi, hai il potere di fraintendere, crei un nuovo testo".

A partire per posta, questa settimana, sarà invece l’opera realizzata da Allison Grimaldi Donahue.

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