FRANCESCO PANDOLFI
Cronaca

Caccia con fucili modificati a Bologna: tre denunce e 14 multe

Molinella, la polizia della Città metropolitana ha emesso sanzioni per un totale di 3.730 euro nell’ultimo giorno di attività delle doppiette

Le munizioni e i fucili sequestrati ai cacciatori

Le munizioni e i fucili sequestrati ai cacciatori

Molinella (Bologna), 5 febbraio 2025 – Otto persone sono state scoperte dalla polizia locale della Città metropolitana mentre cacciavano con fucili modificati e con cartucce di piombo all’interno di un’area Rete Natura 2000, azienda faunistica venatoria.

In totale sono state staccate quattordici multe per un totale di 3.730 euro e in tre sono stati denunciati. Il tutto è accaduto lo scorso 30 gennaio, ultimo giorno di caccia, quando la polizia metropolitana è intervenuto per sventare una serie di pratiche venatorie illegali all'interno dell'azienda faunistica.

L’area protetta

L’area in cui è stata condotta l’operazione di polizia rientra in uno dei Siti Rete Natura 2000 più importanti della regione, una zona umida istituita appositamente per la conservazione delle specie di uccelli selvatici che qui passano l’inverno. La tutela di questi siti è fondamentale per garantire il mantenimento nel tempo degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

Nello specifico sono stati contestati illeciti amministrativi e penali a otto cacciatori, per l’utilizzo di mezzi vietati e alterazione d’arma, che hanno portato al sequestro di due fucili, un richiamo elettronico per avifauna e oltre 350 cartucce contenenti piombo, metallo non consentito all’interno della Rete Natura 2000 per le gravi conseguenze di inquinamento ambientale e alla salute degli animali.

A essere sanzionato è stato anche il responsabile dell’azienda faunistica.

Quanto hanno pagato di multe

In totale le sanzioni ammontano a 3.730 euro. In particolare, sono state cinque le sanzioni per detenzione di munizioni contenenti piombo nei siti rete Natura 2000, per cui è prevista una multa di 500 euro.

Inoltre, sono state quattro le sanzioni da 154 euro per omesse annotazioni sul tesserino venatorio in relazione alle giornate di caccia e ai capi abbattuti. Due, invece, i tesserini trovati con cancellature e annotazioni sovrapposte, che hanno portato a una sanzione da 206 euro.

Altre due sanzioni da 50 euro sono state emesse per caccia a meno di 500 metri da un sito cui era stata predisposta una pasturazione artificiale per attirare gli anatidi e facilitare il tiro.

Sanzionato per 102 euro anche il responsabile dell’azienda faunistica venatoria, colpevole di aver piazzato nella zona umida il doppio delle botti da appostamento rispetto a quelle autorizzate.

Da settembre 2024, in tutto il territorio bolognese, la polizia locale della Città metropolitana nell’ambito dei controlli svolti sull’attività venatoria ha contestato complessivamente 198 violazioni amministrative e 7 denunce per illeciti penali.