Cadavere nel Reno a Bologna, il dramma di uno studente

Il corpo ritrovato da un gruppo di operai all’apertura del cantiere sotto il Pontelungo. La verità dal cellulare. Fissata l’autopsia

Bologna, 7 ottobre 2022 - C’è un cappellino grigio appiccicato al centro del parapetto del Pontelungo, in via Emilia Ponente. Un inquirente lo osserva da vicino, scatta una foto, fa un cenno rivolto alle decine di colleghi che, là sotto con gli stivaloni a lambire le acque del Reno, attendono. Ci sono volute ore di ricerche, accertamenti incrociati, telefonate, verifiche prima di arrivare a quella triste conferma: il corpo senza vita ritrovato ieri all’alba a Borgo Panigale è di uno studente fuorisede poco più che ventenne di Unibo. Il quale, come confermato in serata, si sarebbe tolto la vita con ogni probabilità la notte scorsa. Anche se sarà l’autopsia, richiesta dal magistrato di turno, a fornire le ultime e decisive risposte.

Le ricerche lungo il Reno e sull’argine sono proseguite per l’intera giornata
Le ricerche lungo il Reno e sull’argine sono proseguite per l’intera giornata

Una giornata caotica, dolorosa, difficile, con un’indagine a 360° (guarda le foto) che fino all’ultimo non ha tralasciato nessuna ipotesi, nemmeno quella della morte per cause violente. Iniziata prestissimo, quando l’orologio segnava le 7 passate da pochi minuti. Lì ecco il primo allarme al 113 per "il corpo di un uomo sull’argine del Reno". A chiamare la polizia è un gruppo di operai che da mesi stanno lavorando al maxi cantiere che abbraccia l’area del Pontelungo. Un lavoro di consolidamento delle arcate iniziato il 20 agosto 2021, proseguito a gennaio con la seconda fase di riqualificazione dell’impalcato del ponte. "Quando siamo scesi – spiega uno di loro – abbiamo visto qualcosa di strano, poi ci siamo accorti che quello a terra era un uomo. Sembrava svenuto, invece...". L’allarme viene esteso anche ai sanitari del 118, che non possono fare altro che constatare il decesso, e ai vigili del fuoco arrivati anche con una squadra di sommozzatori. "In pochi minuti abbiamo visto arrivare mezzi di soccorso ovunque", dice un residente uscito presto con il cane e allarmato da quando stava avvenendo.

Le indagini sono andate avanti per ore (Fotoschicchi)
Le indagini sono andate avanti per ore (Fotoschicchi)

Il traffico sul Pontelungo va ancora più in tilt del solito – per i lavori si viaggia a passo d’uomo e in un’unica direzione –, sopra la struttura incerottata si crea presto un capannello di passanti per osservare ciò che sta succedendo. Serve l’intervento della polizia locale per garantire la viabilità e allontanare i curiosi. Agli accertamenti pensano Scientifica e squadra Mobile, arriva il dirigente Roberto Pititto insieme al medico legale. Ma la dinamica di quella morte resta ignota per ore. "Presto per parlare, – dice a denti stretti uno degli investigatori – non escludiamo nulla per il momento".

Nemmeno un decesso provocato da terzi, violento: un omicidio. "Qui – sottolineano da un bar – bivacca qualche senzatetto. Sotto il ponte trovi di tutto". Due materassi vicini, uno mette in mostra chiazze rossastre inzuppato di acqua, poi un carrello della spesa, un tavolino, qualche vecchia sedia, resti di cibo avariato, lattine e bottiglie di vino. Qualcuno ha dimorato lì da non molto tempo. "In zona – spiega un passante – c’è sempre un clochard straniero, ma non infastidisce. Cosa sia successo laggiù? Questo quartiere non è poi così tranquillo". Un regolamento di conti? Una lite per il posto? Le 11. L’attenzione si dirige nel cuore del fiume: si cerca a mani nude e l’acqua bassa aiuta. Ma è lì vicino, sul terreno, che viene ritrovato il telefono della vittima. Eccolo il tassello fondamentale che porta la polizia a capire quanto accaduto nel buio. Nessuna morte violenta, nessun regolamento di conti tra sbandati, bensì una tragedia nella tragedia. "Un suicidio", l’ultima conferma in serata. E a provocarlo, secondo quanto emerso, sarebbero state mancanze collegate a esami e tesi che, come aveva fatto credere il ragazzo, avrebbe dovuto discutere proprio ieri.

n. b.

 

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