Bologna, chi era il cadavere trovato a Lovoleto

Il 40enne era uno straniero irregolare, le sue impronte digitali non risultano nei database delle forze dell’ordine. Il lavoratore era morto da almeno 72 ore

Cadavere trovato a Lovoleto, il 40enne era uno straniero irregolare

Cadavere trovato a Lovoleto, il 40enne era uno straniero irregolare

Granarolo, 5 marzo 2023 – Era irregolare sul territorio italiano l’uomo, di circa 40 anni, trovato morto, in circostanze ancora poche chiare, sulla Porrettana, in frazione Lovoleto di Granarolo. A confermare la clandestinità dell’uomo, come già sospettavano gli inquirenti, la mancata corrispondenza delle sue impronte digitali in tutti i database nazionali. Le impronte, che sono state prelevate dal Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dei carabinieri, non hanno trovato alcun riscontro: nè tra gli elenchi dei cittadini, nè tra quelli degli stranieri arrivati in Italia e registrati regolarmente.

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La Procura di Bologna, intanto, ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere.

Il ritrovamento del corpo

Il bengalese è stato rinvenuto cadavere, nel pomeriggio di martedì, in un anfratto di rovi ed è stato rinvenuto con i soldi ancora in tasca, ma senza documenti e scalzo. A trovarlo, adagiato su un lenzuolo bianco, il titolare di un autolavaggio lì vicino. Gli unici segni sul corpo dell’uomo sono quelli di trascinamento sulla schiena individuati, insieme ad alcuni detriti conficcati nella pelle, dal medico legale Filippo Pirani.

Su disposizione del pm Luca Venturi si procederà per il reato di occultamento di cadavere. Essendo che il 40enne straniero era steso su un lenzuolo, in uno stato di decomposizione compatibile a poco meno di 72 ore dal decesso, i carabinieri presumono che il luogo della morte, per malore o caduta, sia diversa da quella del ritrovamento.

Un morto ‘scomodo’

Il bengalese sarebbe stato trascinato sul lenzuolo e, poi, scaricato tra i rovi della Porrettana. Gli stessi militari escludono si tratti di omicidio: si potrebbe pensare a una caduta, forse da un’impalcatura o una struttura di un cantiere (dato che l’uomo era vestito da operaio), dove il 40enne lavorava senza essere in regola diventando, dunque, un morto ‘scomodo’ da dichiarare.

L’omicidio viene del tutto escluso dai carabinieri. L’autopsia, infatti, non avrebbe rivelato nulla di diverso rispetto a quanto già ipotizzato: la morte, dunque, non è stato violenta nè causata da terzi. Ora, quando si appurerà l’identità dell’uomo, saranno da capire i motivi per cui il cadavere è stato abbandonato sul ciglio della strada e risalire ai responsabili.

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