Cade in moto alla Dakar Operato al Maggiore

Lesione al bacino per Lorenzo Maestrami, 51 anni, di Loiano: intervento di 7 ore

Cade in moto alla Dakar  Operato al Maggiore

Cade in moto alla Dakar Operato al Maggiore

"I piloti sono delle teste dure e quindi tornerà sicuramente a correre", scherzano i medici del Maggiore che hanno in cura Lorenzo Maestrami, 51 anni, di Loiano, rientrato per un grave incidente dal Rally Dakar, figlio della celebre Parigi-Dakar che da qualche anno si gareggia in Asia sud-occidentale. "Vediamo come mi rimetto, ma la forza non mi manca e intanto ringrazio tutta l’équipe", assicura il pilota. A causa di un dislivello di circa sei metri è ‘decollato’ da una duna, riportando danni al bacino. "La sabbia sembrava quasi come una panna montata, quindi bisognava andare su a tutto gas con la moto imballata, una Ktm speciale rally repliche. Da un lungo rettilineo in mezzo alla sabbia che si faceva intorno ai 130 chilometri all’ora, sono decollato su un piano più basso di circa sei-sette metri. Il fisico ha tenuto abbastanza bene – sottolinea il motociclista – , le gambe anche, però tutto il peso della moto e del corpo è stato scaricato sul bacino".

È l’11 gennaio, scattano i soccorsi e Maestrami viene trasportato all’ospedale militare vicino a Dammam. Il 14 gennaio, la società medica francese che gestisce i traumi dei partecipanti alla gara prende contatto con l’équipe di Federico De Iure, direttore della Chirurgia vertebrale d’urgenza e del trauma del Maggiore, centro di III livello con il maggior volume di casistiche a livello nazionale per le fratture della colonna vertebrale e della pelvi. "Era stata fatta una diagnosi di lesione complessa della colonna vertebrale", precisa De Iure, ma all’arrivo in Italia, gli accertamenti danno un esito più favorevole, "la lesione era localizzata al bacino". Il motociclista è stato operato il 19 gennaio dall’équipe del Trauma center – intervento di 7 ore –, sotto la guida di Matteo Commessatti, chirurgo specializzato nella traumatologia del bacino. Il paziente, già in grado di stare seduto, dopo una riabilitazione di due o tre mesi potrà gradualmente riprendere le sue attività. "La caduta in moto aveva causato al paziente una serie di fratture all’anello pelvico – osserva Commessatti – che causano forte instabilità. Lo abbiamo operato applicando una serie di viti e placche, introdotte con tecniche mini invasive".

d. b.

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