Calca senza mascherine, polemica al torneo

Castel Maggiore, niente distanze né dispositivi di sicurezza all’evento di basket. Il sindaco: "Il parco è grande, non ho visto criticità".

Migration

di Matteo Radogna

L’assembramento di persone, al torneo di basket ‘Not in my house’, a Castel Maggiore, fa discutere. Ogni sera il parco Lirone è gremito di giovani e il distanziamento sociale è quasi abolito, con pochissime mascherine indossate (e perlopiù al gomito). La paura del virus sembra scomparsa. Da lunedì scorso, l’area registra il tutto esaurito e ci sono cittadini che hanno immortalato con i cellulari l’assembramento. Il torneo, che terminerà stasera e coinvolge 16 squadre con giocatori di alto livello (dalla C Gold in poi), ha il patrocinio del Comune.

Una bella manifestazione, come sottolinea anche il sindaco Belinda Gottardi, che rischia di essere rovinata da chi non rispetta le regole. Il primo cittadino difende senza se e senza ma il torneo: "Assieme ad altri assessori sono andata ad assistervi: il clima è stato molto tranquillo. Il rispetto delle regole, a mio avviso, non è mancato. Forse in alcuni brevi momenti si è verificato qualche assembramento, ma il parco è enorme, è possibile rispettare il distanziamento. Abbiamo dato fiducia ai giovani che organizzano il torneo ed è stata ripagata. Non ho mandato vigili o carabinieri, perché sono andata io stessa a controllare".

Le polemiche per il sindaco sono altre: "I ragazzi hanno spento la musica alle 23.30 per evitare disagi, ma abbiamo comunque ricevuto lamentele per il frastuono. Sono state le uniche – precisa –. Crediamo molto nei valori dello sport e in questi ragazzi, che cercano di rilanciare il basket puntando su un ritorno alla normalità. Senza dimenticare che esiste ancora un’emergenza. Stiamo realizzando un secondo campo, che permetterà di evitare il rischio di assembramenti". Gottardi ribadisce di non aver visto concentrazioni di persone: "Era tutto tranquillo, la gente aveva le mascherine. Le foto riguardano alcuni momenti di una manifestazione che per il resto si è svolta in modo corretto. Fra l’altro, l’ultimo decreto regionale permette gli sport all’aria aperta con contatto". Il sindaco non si è sentita di vietare l’attività, nonostante in altri Comuni, come Medicina, siano stati cancellati tornei storici proprio per paura di assembramenti. "Qualcosa di meglio si può fare per quanto riguarda gli spettatori – prosegue il primo cittadino –. Sono sicura che i ragazzi lavoreranno in questo senso. Non ho dubbi, anche quei pochi momenti di assembramento non si verificheranno più".

Uno degli organizzatori del torneo, Nicola Venturi, rispedisce al mittente le polemiche: "Siamo sereni, riteniamo di aver rispettato le regole con rigore. In campo i giocatori si riscaldavano quasi in apnea, con la mascherina. In partita poi veniva tolta, ma si tratta di giocatori iscritti ai campionato che già si allenano in palestra, non a rischio Covid. Ogni atleta ha consegnato l’autocertificazione sulla negatività al virus. Fuori dal campo avevamo addetti alla sicurezza che ricordavano agli spettatori di indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. Il parco di via Lirone è enorme, la gente era distante. Soltanto quando arrivavano i gruppi delle squadre si verificava qualche concentrazione". L’obiettivo del torneo è promuovere lo sport: "Non ci sono in palio premi in denaro, ad attrarre le squadre è stata la voglia di rilanciare il basket – conclude Venturi –. Solo l’amore per lo sport, sempre all’insegna della sicurezza, ci ha persuaso a organizzare il torneo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro