Calciatore picchiato a Bologna, arrestati i quattro aggressori

Il ragazzo della Primavera del Bologna fu aggredito a calci e pugni fuori dalla discoteca Numa: individuati i quattro aggressori

Dopo il pestaggio il Numa venne chiuso per alcuni giorni

Dopo il pestaggio il Numa venne chiuso per alcuni giorni

Bologna, 5 marzo 2022 - La Squadra Mobile di Bologna, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico di quattro ragazzi magrebini, autori dell’aggressione avvenuta a novembre ai danni di un calciatore della primavera del Bologna, prima all’interno e poi all’esterno della discoteca Numa.

La lite 

Intorno alle 5,30 del 7 novembre scorso veniva segnalata al 113 un’aggressione in via Calzolari, nei pressi del Numa. Una volta sul posto, i poliziotti delle volanti avevano ascoltato la testimonianza del ventenne che raccontava di aver subìto un agguato da parte di un gruppo di quattro o cinque magrebini. Il calciatore aveva trascorso la serata in discoteca assieme ad alcuni amici del Bologna Calcio e aveva avuto una discussione per futili motivi, con un gruppo di giovani magrebini. Nonostante fosse intervenuto il personale della sicurezza, era comunque scaturita una colluttazione, a seguito della quale il ventenne, colpito al viso da un pugno, aveva perso un dente. Mentre il giocatore andava in bagno per le prime cure, gli aggressori venivano allontanati dal locale dal personale della sicurezza.

Il pestaggio

Il giovane, che aveva deciso di rientrare a casa, uscito dal locale stava per raggiungere la madre che lo sarebbe andato a prendere fuori dalla discoteca, quando è stato raggiunto da quegli stessi ragazzi che, dopo averlo fatto cadere a terra, lo avevano pestato selvaggiamente, procurandogli la frattura scomposta della mandibola. La vittima, soccorsa dalla madre e poi da polizia e 118, ha fornito una prima descrizione “informale” di alcuni degli aggressori. Il ventenne era stato poi ricoverato al Bellaria e sottoposto a un intervento chirurgico, con prognosi aperta di 40 giorni.

Le indagini

Sopralluoghi, testimonianze, analisi dei filmati delle telecamere interne ed esterne alla discoteca: grazie alle indagini Squadra Mobile di Bologna, coordinata dal procuratore Scalabrini, gli agenti sono riusciti a risalire all’identificazione di quattro degli aggressori. Il solido impianto accusatorio è stato pienamente recepito dal giudice che, vista la gravità dei fatti, ha disposto , il 22 febbraio, che i quattro finissero ai domiciliari per i reati di lesioni gravi e aggravate ai danni di un coetaneo.

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