Calciopoli, nessun risarcimento al Bologna

La decisione della Corte di Appello di Napoli: “Non è detto che i rossoblù si sarebbero salvati”

Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna (Foto Newpress)

Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna (Foto Newpress)

Bologna, 25 gennaio 2019 - Nessun risarcimento danni a Bologna e Brescia per Calciopoli, né all'ex società di Giuseppe Gazzoni Frascara, che controllava il club rossoblù all'epoca dei fatti. Lo ha deciso in via definitiva la Corte di appello di Napoli, che ha dichiarato estinti per decorrenza dei termini i giudizi relativi alla richiesta dei due club, respingendo inoltre la richiesta risarcitoria di Victoria 2000 Srl, la società all'epoca nelle mani di Gazzoni Frascara, nei confronti di Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Fiorentina, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Juventus, Massimo De Santis e Innocenzo Mazzini.

Secondo i giudici dell'ottava sezione civile della Corte di Napoli, presieduta da Umberto Di Mauro, nel caso di Victoria 2000 "manca la prova che, in assenza delle frodi sportive, i risultati delle singole partite sarebbero stati diversi certamente". Di conseguenza, come si legge nelle 56 pagine della sentenza, "difetta anche la prova che sarebbe stata diversa la classifica finale e che il Bologna si sarebbe salvato". "In conclusione, poiché difetta la prova che il Bologna retrocesse a causa delle frodi sportive consumate nel campionato di calcio di serie A 2004/2005, le domande risarcitorie di Victoria 2000 srl devono essere rigettate per difetto del nesso di casualità tra la condotta illecita ascritta ai vari convenuti e i danni asseritamente subiti".

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