Caldo a Bologna, arrivano i 40 gradi: primi malori in Pronto soccorso

L’ondata infuocata raggiungerà il suo apice, nel Bolo gnese, a partire dalla giornata di venerdì Al Maggiore in aumento le persone, tutte sopra i 75 anni, in ospedale per svenimenti e disidratazione

Bologna, 19 luglio 2022 - L’ondata di caldo africano che sta creando non pochi problemi al settore agricolo e disagi anche alla popolazione del Bolognese, raggiungerà il suo picco nel fine settimana, a partire dalla giornata di venerdì quando si arriverà intorno ai 40 gradi. Già in questi giorni, un po’ in tutta la regione ma specialmente da Piacenza a Ferrara e in tutta la zona di Bologna sono stati superati i 38 gradi, come spiega Sandro Nanni, responsabile della Struttura idro-meteo-clima di Arpae: "A Bologna venerdì scorso sono stati registrati 38,3 gradi mentre la minima più alta è stata di 24,6". Per quanto riguarda l’indice di disagio bio-climatico che tiene conto sia della temperatura che dell’umidità, fa notare Nanni, si è comune fermato al livello arancione, quindi medio. I colori che indicano tale disagio sono giallo (in questo caso tale disagio è considerato basso), arancione (medio) e rosso (molto alto).

Molti raccolti sono già compromessi
Molti raccolti sono già compromessi

"Nelle previsioni c’è un lento ma continuo incremento delle temperature soprattutto nelle massime – chiarisce Nanni – e l’apice si raggiungerà tra venerdì e sabato, quando le temperatura arriveranno fino a 39 gradi. C’è il consolidamento dell’alta pressione africana, quindi con pochissime possibilità di precipitazioni. Ci potrà essere, ma non è certo, qualche breve precipitazione sui rilievi, ma che non saranno certo risolutivi della situazione, soprattutto per quanto riguarda la siccità. Una perturbazione,nei prossimi giorni è prevista, ma passerà nel Nord Europa, quindi il nostro Paese non sentirà benefici. Forse qualcosa sulle Alpi, ma siamo veramente ai confini".

Niente da fare quindi ancora almeno per questa settimana. Per la prossima occorre attendere in quanto nessun tipo di previsione può dare certezze da qui a dieci giorni. Naturalmente la speranza è che l’ondata africana venga spezzata da un flusso atlantico che porti la salvifica pioggia e temperature più sopportabili.

Il disagio per il caldo ha provocato anche un aumento di accessi nel Pronto soccorso del Maggiore, soprattutto da parte di persone con età superiore ai 75 anni, come chiarisce Alessio Bertini, primario del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza del Maggiore: "Rispetto anche allo scorso anno c’è qualche accesso giornaliero in più, diciamo nell’ordine dei 4/5 casi per svenimenti, disidratazione, febbre. A volte si scopre poi che queste persone hanno anche il Covid. E’ chiaro che in presenza anche di altre patologie croniche, un’ondata di calore di tale portata non fa certo bene, soprattutto se si tratta di persone non più giovani".

 

L’Azienda Usl di Bologna, così come previsto dal piano per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore, attivo dallo scorso 15 maggio per i successivi quattro mesi, ha già allertato i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.

Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l’Ausl promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede periodiche telefonate ai cittadini ed eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, è 800 562 110 ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13. Il servizio risponde alle chiamate dei cittadini per informazioni su come prevenire e mitigare gli effetti delle ondate di calore ma anche per richieste di servizi di assistenza, trasporto e consegne di farmaci, spesa e referti al domicilio.

 

 

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