
La deputata lascia Italia Viva: "Fratelli d’Italia è il nuovo centro". Colpo di scena per il consigliere . Dalla Lega doveva passare a Noi Moderati, poi sceglie gli azzurri: "Una casa che mi rappresenta". .
Sotto le Torri si respira già l’aria del 2027. E, in vista del binomio Comunali-Politiche, spopola un nuovo sport: il cambio di casacca. Ad aprire le danze è la deputata e imprenditrice bolognese Naike Gruppioni che eletta con Azione ha fatto tappa prima in Italia Viva poi, notizia di ieri, in Fratelli d’Italia. Una sterzata a destra? Macché. "FdI oggi è molto di più di un partito di destra, è il nuovo centro", dichiara la neo meloniana.
Nel pomeriggio di ieri arriva un altro colpo di scena: Giulio Venturi, consigliere leghista che da poco aveva annunciato il passaggio a Noi Moderati, mai formalizzato, passa a Forza Italia. "Una casa che da sempre mi rappresenta al meglio – dice Venturi –. Sono stati numerosi negli anni gli incontri con il presidente Silvio Berlusconi (che nel 2010 a Bologna mi diede una ’benedizione speciale’) e con Gianni Letta che mi hanno spinto a concretizzare l’ingresso in un partito moderato di centrodestra, liberale ed europeista", spiega l’ormai ex leghista (che anche nel Carroccio rischiò l’espulsione, alla fine mai deliberata). Da qui, il nipote di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Br, sottolinea i motivi della virata al centro, dopo aver transitato nella Lega e prima nei civici di Insieme Bologna: "La gente è esausta di una politica urlata ma che in definitiva non mantiene quanto promesso, per questo le battaglie portate avanti negli anni a Palazzo d’Accursio rimarranno invariate ma saranno supportate da una casa che mi appartiene di più rispetto a quella occupata fino ad ora". Una stoccata alla sua ’casa’ precedente, la Lega. Tant’è che dal Carroccio c’è chi ci tiene a precisare: "In verità Venturi – dice il deputato Davide Bergamini – è passato in dieci giorni da Noi Moderati a FI, non era più nel nostro partito...". In effetti, Venturi poche settimane fa era in procinto di aderire a Noi Moderati ed era anche stata organizzata una conferenza stampa per l’annuncio ufficiale in cui si prometteva "un nuovo inizio anche a Bologna" per il partito di Maurizio Lupi. L’incontro, però, al fotofinish era stato annullato per motivi familiari di Venturi. Da qui, filtra che da Roma sia partito il pressing forzista per far traslocare il consigliere. E così l’ex leghista ha seguito le sirene azzurre. Un pressing che, pare, abbia avuto origine anche da alcune dispute nazionali tra Forza Italia e Noi Moderati. Non è un segreto, del resto, che il partito di Lupi sia in ’campagna acquisti’ sul territorio, con l’orizzonte del 2027, tant’è che Stefano Sermenghi, ex sindaco dem di Castenaso che poi si è avvicinato al centrodestra, è il nuovo segretario provinciale del partito di Lupi.
Per l’ingresso di Venturi non sono mancati i commenti entusiasti dei vertici forzisti, dal leader Antonio Tajani ("una scelta di qualità per la città, grazie alla sua competenza, serietà e a una profonda conoscenza delle dinamiche locali, rafforzeremo la nostra presenza su tutto il territorio") al capogruppo alla Camera Paolo Barelli ("la sua adesione è una conferma del radicamento e del rilancio di FI anche a livello locale"). Fa loro eco, la deputata Rosaria Tassinari, coordinatrice regionale di FI ("Venturi rafforza la nostra squadra in regione, qui dove stiamo costruendo l’alternativa"), e quella emiliana Valentina Castaldini in tandem coi segretari Massari (cittadino) e Stanzani (provinciale) ("Tutti vogliono FI").