
Il canale Reno nel tratto recentemente scoperto in via Riva Reno. Nel riquadro: Andrea Bolognesi, direttore di Canali di Bologna, e Luigi Arturo Severino, presidente Rotary club Valle del Savena
Bologna, 25 marzo 2025 – ‘Adottiamo i nostri canali’ è l’iniziativa promossa dal Rotary Club Bologna Valle del Savena in collaborazione con il Rotary Club Bologna Carducci, Rotary Club Bologna Ovest e il supporto internazionale del Rotary Club Meise-Bouchout di Bruxelles. Il progetto ha come obiettivo la salvaguardia dell’ecosistema dei canali di Bologna grazie all’installazione di una stazione di monitoraggio elettronico presso l’Opificio delle Acque, quartier generale dei canali cittadini, in via della Grada. Importante, inoltre, la stretta collaborazione e il costante confronto con Gacres (Gestione acque canali Reno e Savena), la società strumentale dei Canali di Bologna.
Si tratta di una vera “adozione”, un service benefico destinato alla salvaguardia dell’ecosistema dei canali di oltre 34.000 dollari grazie anche alla donazione da parte della Rotary Foundation.
“Si tratta di un sistema – ha dichiarato Andrea Bolognesi, direttore di Canali di Bologna – che permetterà di monitorare costantemente la qualità dell’acqua nei canali Reno e Savena, garantendo un miglioramento nella gestione delle risorse idriche".
Il macchinario, già ordinato a un’azienda americana che lo sta settando ad hoc, verrà inaugurato durante la stagione estiva e "sarà in grado di analizzare le acque in tempo reale secondo 7 parametri e permetterà di capire anche i livelli di inquinamento delle acque che entrano in contatto con il territorio urbano", ha affermato Bolognesi. "La qualità di vita di una comunità è direttamente proporzionale alla qualità dell’acqua", spiega Luigi Arturo Severino, presidente del Rotary Club Bologna Valle del Savena.
Severino ha sottolineato la propria soddisfazione per aver potuto finanziare l’iniziativa ‘Adottiamo i nostri canali’ poiché sono molteplici i vantaggi e tra questi cita "una maggiore comprensione dei livelli di piena dei fiumi e soprattutto l’analisi in tempo reale dell’inquinamento delle acque che attraversano l’area urbana. Il nostro scopo è infatti sensibilizzare la comunità bolognese”. Il progetto ha una seconda fase, che per ora resta un auspicio: organizzare incontri tra privati e scuole per affrontare il tema delle acque affiancati anche da visite guidate ed escursioni sui canali.
Bolognesi, Dg di Canali di Bologna spiega meglio: "Dal momento che i dati verranno raccolti in tempo reale, sarà necessario prima di diffondere pulirli dal rumore di fondo, come si dice in gergo, altrimenti un cittadino comune non saprebbe come leggerli. Verranno redatti dei report settimanali con i valori medi".