"Cane sbranato da un lupo". Castiglione, la denuncia di una donna

Animale attaccato sull’aia di casa e ritrovato a brandelli dalla padrona nel bosco

Tania Bianco con uno dei due cani superstiti

Tania Bianco con uno dei due cani superstiti

Castiglione dei Pepoli (Bologna), 23 febbraio 2019 - Un cagnolino predato e sbranato sull’aia di casa. E’ avvenuto all’alba di martedì a Cà d’Onofrio, borgata montana a un paio di chilometri da Lagaro. E la proprietaria dell’animale ucciso, Tania Bianco, 35 anni, è certa che l’agguato sia stato opera di un lupo. “Purtroppo qui li abbiamo già visti molto vicini alle case – racconta – soprattutto in occasione di nevicate. Sembra che non abbiano timore di frequentare zona abitate e la nostra casa è proprio a ridosso del bosco, dove il mio cane più piccolo, Arturo, è stato trascinato e divorato”. Tania Bianco abita con il marito in una villetta e possedeva tre cani meticci di piccola taglia, ora rimasti in due.

“Quello che è stato preso era il più piccolo – spiega –, meno di cinque chili, ed era una preda facile. Io di notte li tengo in casa e la mattina quando mi alzo li metto fuori per fare pipì, tra le 6.30 e le 7. Restano pochi minuti e poi, quando vado a lavorare, li porto da mia suocera”.

L’episodio di martedì è stato improvviso e inatteso. “Mentre ero in casa che mi preparavo – prosegue Tania Bianco –, ho sentito un grande trambusto e i guaiti dei cani. Ho subito preso la giacca e sono uscita, ma Arturo era già sparito, gli altri due cani erano agitatissimi e spaventati, così come due caprioli che si trovavano vicino casa e stavano scappando”. Il predatore a quel punto si era già allontanato e la padrona di casa, dopo lo choc iniziale, si è messa a cercare il cagnolino sparito, con l’aiuto degli altri due amici a quattro zampe, all’interno del bosco: “Purtroppo ho ritrovato solo i resti: la coda, la mandibola e un occhio. Non mi è rimasto che chiamare la polizia provinciale, che è venuta a fare un sopralluogo. Ora sono costretta a tenere i cani sempre dentro casa; metterli in un recinto all’esterno non servirebbe a nulla, perché potrebbero essere uccisi comunque”. Il lupo è, come noto, un animale protetto e molto importante per l’equilibrio dell’ecosistema montano, però in diverse zone di alta collina e montagna la crescita della popolazione sta creando problemi, con attacchi agli animali da cortile in diverse zone della provincia.

“Non sono una visionaria, sono sicura che fosse un lupo – sottolinea Tania Bianco –. Non sono certo l’unica della borgata ad averli visti vicino alle abitazioni; a mio suocero ad esempio hanno preso dei conigli, lasciando le orme sulla neve attorno alle gabbie. Io stessa ne ho visto uno sotto casa un po’ di tempo fa. Si è accorto che lo stavo guardando dalla finestra, voltandosi verso di me, ma non se n’è andato. Sinceramente questa situazione ci fa un po’ paura. Mi preme che la gente lo sappia e tenga al riparo anche i cani più piccoli, affinché non capiti quello che è capitato a me”.

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