Cane ucciso durante l’aggressione "Azione brutale e ingiustificata L’uomo non era in grave pericolo"

I legali della proprietaria: "Ha riportato ferite lievi. Nessun morso al viso"

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La proprietaria dei cani che l’altro giorno a Villa Fontana, dopo essere fuggiti dal recinto, hanno aggredito ferendolo il vicino di casa, tanto da far intervenire il figlio di quest’ultimo che ha imbracciato il fucile e sparato provocando la morte di uno degli animali, intende chiarire la vicenda per voce dei suoi avvocati Francesca Capodagli e Rita Ronchi.

"Innanzitutto – scrivono i legali – i cani non sono di razza pitbull, bensì, cuccioloni di American Staffordshire, noti alla comunità per essere mansueti e docili. La femmina, pesava solo 25 chilogrammi e il colpo al collo, esploso dal fucile caricato con munizioni per grossi ungulati, è stato letale e sparato frontalmente per uccidere, certamente non per dissuadere o per fermare alcuna aggressione. I cani – sostengono inoltre i legali – sono stati oggetto di una brutale ed ingiustificata aggressione armata, eccedente senz’altro la necessità di tutela, avendo la proprietaria di fatto avuto modo di raccogliere materiale documentale, che verrà posto in mano agli inquirenti, dal quale risulta che il presunto aggredito sia stato immediatamente dimesso dal pronto soccorso, con lesioni non compatibili con la supposta aggressione denunciata e con la gravità descritta della stessa, evidenziando, di fatto, solo lievi ferite medicate con semplici cerotti e garze, verosimilmente occorse al signore quando ha tentato di togliere la gallina dalla bocca di uno dei due cani, inserendo in maniera imprudente le mani nel mezzo della baruffa ed avvicinandosi col viso agli animali, spaventandoli, provocando così una loro reazione istintiva ed involontaria. Nessuno dei due cani lo ha morso al viso".

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