Cantieri Meticci, un grande treno per liberare la creatività in periferia

Progetto al Savena: laboratori con gli artisti per dare vita a valigie e bagagli che comporranno un vagone.

Migration

di Claudio Cumani

Si farà un parco delle Arti Partecipate. Dove ancora non si sa (ma è molto probabile nella vasta area di DumBo in via Casarini) e quando nemmeno. Ma si farà. All’assessore alla cultura Matteo Lepore piace l’idea di un luogo dove in maniera comunitaria artisti e cittadini possano lavorare a installazioni destinate magari ad essere ospitate saltuariamente in alcuni spazi-simbolo della città. In questa direzione si muoveva del resto anche il progetto speciale di Bologna Estate 2020 che il Covid ha cancellato. Il collettivo Cantieri Meticci, forte dell’esperienza maturata nella realizzazione del Vecchione da ardere in piazza Maggiore nella notte di San Silvestro, avrebbe dovuto curare quattro grandi costruzioni iconiche in altrettanti punti cardinali delle periferie cittadine: lì, così come succede durante le feste popolari di Barcellona, si sarebbero dovute sviluppare una serie di attività culturali nel segno appunto della partecipazione. Niente è perduto: questo, assicura l’assessore, sarà il format del futuro e, se si potrà, lo si realizzerà già la prossima estate.

Da questa occasione mancata nasce adesso il progetto di arte comunitaria Il treno del Ricomincio che in questi due mesi Cantieri Meticci porterà nel Giardino Europa Unita del quartiere Savena (fino a metà agosto) e poi nei dintorni del Villaggio Ina a Borgo Panigale. Un progetto da centomila euro finanziato con i fondi europei di Pon Metro. L’idea del treno da un lato cita il lavoro di animazione svolto tempo fa dall’associazione nel lungo edificio popolare della Barca, dall’altro suggerisce un’idea itinerante dell’iniziativa in città. Dunque, nel giardino di via Faenza è già stata montata la griglia di una sorta di vagone (altri due presto si aggiungeranno) destinato a diventare un vero e proprio atelier artistico. Saranno una serie di valigie, realizzate nelle scorse settimane dagli artigiani delle ‘Botteghe viaggianti’ di Cantieri Meticci fra la gente dei vari quartieri, a comporre il treno.

Da ieri tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 gli artisti dell’associazione tengono laboratori per decorare i bagagli e decidere quali foto, testimonianze audio o scritture essi dovranno contenere. Sabato 25 è prevista l’inaugurazione dell’opera finalmente ultimata con una grande azione collettiva nel segno di ‘una ripartenza congiunta’.

"La cultura ufficiale – dice Pietro Floridia, direttore artistico di Cantieri Meticci – crea muri fra chi è colto e chi non lo è. Noi invece vogliamo andare dove c’è la gente, unire le generazioni, condividere le visioni". Il laboratorio musicale di Villa Mazzacorati, Officine Guitti Teatro, Fraternal Compagnia e Eko danza saranno i gruppi coinvolti nella festa di inaugurazione.

Poi, via via, si susseguiranno una serie di appuntamenti (il calendario è in fase di aggiornamento) sempre alle 21 che andranno dallo spettacolo forse più famoso di Cantieri Gli acrobati (26 luglio) a un singolare concerto per coro e mascherine (1 agosto), da un omaggio poetico alla memoria (2 agosto) a una riflessione sulla sorellanza (7 agosto). La stazione successiva del ‘Treno del Ricomincio’ è prevista a fine agosto al Villaggio Ina, prima tappa di un viaggio fra i quartieri. In questo caso i vagoni si trasformeranno in una sorta di spazio espositivo: si raccoglieranno racconti e testimonianze degli abitanti per trasformarli in una esposizione fotografica e narrativa.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro