
La fase di ripristino delle strade dopo la riparazione dell’acquedotto e lo sgombero delle masserizie
Acquedotto riparato, strade riaperte, masserizie sgomberate. Ma non è una pratica chiusa quella dell’allagamento di cantine e garage di via Ugo Bassi e di via Esperanto, a seguito della rottura, la settimana scorsa, dell’importante conduttura idrica che Hera gestisce a Casalecchio. Si apre ora infatti il tema delicato delle spese di sgombero e di risarcimento. Se ne sono accorti i condomini che dopo essere stati danneggiati dalla massa di acqua che fra strade e seminterrati ha provocato danni alle auto, ai giardini, alle cantine e ai garage seminterrati, si sono rivolti sempre ad Hera per lo sgombero dei materiali irrecuperabili da avviare in discarica. Cumuli di mobili, carta, moto, bici, attrezzi e tutto quanto si può stipare negli esigui spazi a disposizione dei residenti ma ormai inservibili.
Ma prima di mettere il tutto in strada per il ritiro, a richiesta precisa degli amministratori di condominio, la stessa multiutility, stavolta nella veste di titolare del servizio di raccolta dei rifiuti, ha inviato il preventivo di spesa per lo sgombero. Novecento euro per un condominio da otto appartamenti che si è trovato con tutti i garage allagati da due metri di acqua. "Una richiesta inaccettabile visto che la responsabilità dell’allagamento è della stessa società che poi chiede di essere pagata per sgomberare i materiali danneggiati da un guasto di acquedotto del quale lei stessa è gestore", sottolinea Erika Seta (Forza Italia) che aggiunge come "i danni alle autovetture non vengono pagati secondo il valore del nuovo ma del valore attuale della vettura. E tutti sappiamo che, data la situazione economica della famiglia questo sarà un grande problema. Così come la valutazione di tutte le cose utili che si custodiscono tra cantine e garage andate perdute per sempre".
Ma la procedura, almeno per quanto riguarda lo sgombero, non stanno esattamente così secondo Hera e il Comune che in una nota congiunta, spiegano che quei 900 euro per la raccolta e il trasporto delle masserizie verranno fatturati al condominio, solo dopo che l’assicurazione avrà risarcito i danni: "A seguito dell’evento del 26 giugno, Hera e il Comune hanno concordato la modalità più rapida possibile per venire incontro alle esigenze dei residenti che si sono trovati a doversi disfare del materiale danneggiato dalle conseguenze della rottura idrica. Per intervenire con raccolta ambientale fuori dalla modalità ordinaria, che avrebbe richiesto tempi più lunghi, Hera e il Comune hanno valutato di seguire l’iter di prassi per avviare il servizio, riservandosi di non procedere alla fatturazione fino al riconoscimento del risarcimento all’amministratore di condominio da parte dell’assicurazione", dicono sottolineando come in pochi giorni il tutto si sia risolto.
Gabriele Mignardi