
A sinistra, una ispirata Irene Grandi, ieri sul palco dell’Arena del Sole per lo show Ciao dedicato a Dalla
"Quando Paolo ha scritto questa canzone, ha pensato subito a me". ’Le gioie minime’ è il titolo della canzone inedita cantata da Irene Grandi, insieme con Brunori Sas con la musica della band I Paolo Benvegnù, in omaggio al cantautore scomparso il 31 dicembre scorso, vincitore del premio Ballerino Dalla per la categoria Artista a ’Ciao - Rassegna Lucio Dalla per le forme innovative di musica e creatività’. Grandi, che emozione sarà portare sul palco questo omaggio?
"Un’emozione che miscela malinconia e amore per la musica. Paolo Benvegnù ha avuto tanto coraggio nelle sue scelte artistiche. Scelte che infondono coraggio anche negli altri artisti. È riuscito sempre a differenziarsi con una proposta individuale, sentita e autentica. Diciamo un artista fuori dal coro e dalla moda, che ha portato coraggio e grande dignità".
Cosa significa questo brano?
"Quando Paolo ha scritto Le gioie minime, mi ha raccontato che ha pensato proprio a me. Il brano fa parte dell’ultimo album dedicato ai duetti con i suoi artisti amici, i suoi preferiti".
Com’era il vostro rapporto?
"Ispirato. Noi ci siamo conosciuti tanti anni fa, perché Paolo ha vissuto a Firenze ed è stato una ispirazione per i musicisti della città".
In che modo?
"Lui era un po’ più grande di noi e già produceva la sua musica, con un repertorio di tante canzoni, un album all’attivo e suonava. La sua musica ben distinta, originale, ci ha sempre affascinato, facendo portare anche a noi una nostra originalità, cosa a cui tengo molto. E io tra l’altro avevo già cantato una sua canzone".
Quale?
"’È solo un sogno’, un brano molto bello. Ma questa volta, con Le gioie minime, mi ha voluto accanto a sé in una canzone inedita, che tratta di abbandonare il proprio ego, di lasciarsi andare. Un concetto che io trascino spesso nelle mie canzoni: lasciarsi andare al respiro del mondo, come se le piccole cose e le gioie avessero il proprio tempo per manifestarsi e bisogna solo attenderle".
In questa serata ricordiamo Lucio Dalla.
"Se penso a lui mi viene in mente quando ero bambina e una canzone in particolare, che è Meri Luis. Un pezzo un po’ sconosciuto che mi divertivo a cantare".
Perché?
"Mi ritrovavo immersa in una città in una dimensione notturna, molto affascinante. E mi ricordo un viaggio alle Tremiti in cui Lucio era considerato un re in quelle piccole isole, dove andava per provare, suonare e sperimentare con piccolo pubblico. Era amatissimo: penso che quelle isole dovrebbero chiamarle Lucio Dalla".
Qual è la canzone preferita del suo stesso repertorio?
"Difficile dirlo, perché ogni brano affronta un periodo diverso. Ma sono molto affezionata a Lasciala andare".
Quando la rivedremo sul palco?
"In primavera uscirà il mio nuovo singolo, legato a un progetto per il trentennale, amalgamando produzione nuova a 30 anni di musica. Poi sarò quest’estate in tour".
Mariateresa Mastromarino