Bologna, 2 ottobre 2024 – Forti disagi anche alla stazione di Bologna a causa del guasto alla rete ferroviaria verificatosi nel nodo di Roma, dove la circolazione è rimasta per ore fortemente rallentata per un problema alla linea tra Roma Termini e Roma Tiburtina.
Nel nodo di Bologna si aggiunge un'altra serie di ritardi, sul fronte adriatico: sulla linea Bologna-Ancona si è verificato un guasto all'infrastruttura che ha portato rallentamenti alla circolazione fino alle 14 circa. Il guasto è stato rilevato in località Villa Selva, tra Forlì e Cesena e ha comportato ritardi a convogli Alta Velocità, Intercity e Regionali fino a 50 minuti.
Tornando al nodo di Roma, molte le cancellazioni e i treni che hanno registrato forti ritardi. Nelle stazioni, lunghe code davanti ai box informativi di Trenitalia e Italo formate dai molti viaggiatori che provano a riorganizzare il proprio viaggio.
Prosegue l'intervento dei tecnici. “I treni Alta velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 240 minuti o subire limitazioni di percorso e cancellazioni”, fa sapere Trenitalia.
Le cancellazioni sono oltre 100: la maggior parte dei treni soppressi, una sessantina, sono i regionali del Lazio. Una cinquantina invece i treni Av e gli Intercity.
Ritardi e cancellazioni: la situazione dei treni in tempo reale
"Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti. È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l'impianto di circolazione nel nodo di Roma. Le cause del guasto sono in corso di accertamento”, è la spiegazione dell'amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio. Non si tratterebbe, sempre secondo Strisciuglio, di un attacco hacker.
Le associazioni dei consumatori fanno notare che questa giornata nera per i trasporti non è una eccezione. "I problemi sulla linea alta velocità della capitale continuano a ripresentarsi con eccessiva frequenza”, sottolinea il Codacons, commentando quella che definisce una “giornata di passione per gli utenti delle ferrovie italiane”.