REDAZIONE BOLOGNA

Carabiniere indagato perché uscì dalla caserma per portare i figli a scuola: caso archiviato

Le indagini difensive condotte dal legale, hanno dimostrato l'insussistenza delle imputazioni contestate: l’accusa era di truffa

Carabiniere assolto dall'accusa di truffa: le indagini difensive condotte dal legale, hanno dimostrato l'insussistenza delle imputazioni contestate

Carabiniere assolto dall'accusa di truffa: le indagini difensive condotte dal legale, hanno dimostrato l'insussistenza delle imputazioni contestate

Bologna, 30 giugno 2025 – Un sottufficiale dei carabinieri, comandante di una stazione della provincia di Bologna, era stato denunciato da un superiore e finito sotto indagine dalla Procura militare di Verona, per truffa militare aggravata. Secondo l'accusa aveva percepito indennità economiche per prestazioni lavorative non realmente svolte .

La difesa ha dimostrato che nelle due occasioni contestate, risalenti al 2023, il militare non aveva commesso alcuna truffa. E così la sua posizione, su richiesta della stessa Procura inquirente, è stata archiviata dal Gip. A segnalare il caso è il Nuovo sindacato carabinieri, con il segretario generale dell' Emilia- Romagna Giovanni Morgese, che ringrazia l'avvocato Emanuela Rijllo, esperta in diritto militare, che ha difeso il carabiniere, che è stato inoltre assolto anche dall'accusa di ingiuria a inferiore.

In merito alla contestata truffa, al carabiniere era stato imputato in una occasione di essere arrivato al lavoro più tardi rispetto a quanto indicato nel memoriale (con un danno di 26 euro all'amministrazione militare) e nell'altra occasione di essersi allontanato dalla caserma per una decina di minuti nel corso di un'attività lavorativa pomeridiana per recuperare velocemente due bambini dall'uscita di scuola, nelle immediate adiacenze della caserma con un danno, questa volta, di 14,72 euro.

Le indagini difensive condotte dal legale, hanno dimostrato l'insussistenza delle imputazioni contestate, risultate essere piuttosto un travisamento eclatante. Nsc, assicura Morgese, "continuerà a seguire con attenzione anche i profili amministrativi ancora aperti, relativi a provvedimenti disciplinari e di trasferimento già inflitti all'iscritto, che abbiamo sempre ritenuto frettolosi, imprudenti, infondati e altamente lesivi per il lavoratore e i suoi familiari, senza che ve ne fossero reali motivi”.